Reati minorili, Progetto Linfa: una speranza concreta

I ragazzi del Progetto Linfa pronti a levigare il legno con cui costruiscono gli espositori dei vasetti di miele

Il 18 luglio un workshop sui percorsi di recupero dei giovani. «Un’alternativa reale alla devianza grazie al lavoro e all’educazione»

BRINDISI – Un incontro per raccontare come il lavoro, la formazione e l’inclusione possano diventare strumenti di riscatto e dignità per i minori autori di reato. Venerdì 18 luglio 2025, dalle 10 alle 12, la sala conferenze di Palazzo Guerrieri a Brindisi ospiterà la conferenza finale del Progetto Linfa, un’iniziativa selezionata da Con i Bambini – Impresa Sociale nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il workshop si intitola “Reati minorili: dati, cause e percorsi di recupero” e punta a presentare esperienze, risultati e prospettive di un percorso che ha coinvolto decine di ragazzi.

Un progetto per contrastare la povertà educativa minorile

Il Progetto Linfa – Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura per minori autori di reato – nasce dalla volontà di dare un’alternativa concreta a ragazzi che si trovano in percorsi di marginalità e devianza. In tre anni di attività circa sessanta giovani hanno preso parte a laboratori di apicoltura, falegnameria, mascalcia, giardinaggio e cura degli animali.

Questi percorsi hanno permesso a molti di loro di scoprire nuove competenze, recuperare fiducia in sé stessi e intraprendere un cammino di reinserimento sociale e lavorativo. Uno dei risultati più significativi è stata la creazione della Cooperativa Linfa, oggi attiva e capace di offrire lavoro stabile ad alcuni di questi ragazzi.

Il progetto, selezionato da Con i Bambini – Impresa Sociale, è un esempio di come si possa unire formazione professionale, accompagnamento educativo e sostegno psicologico per restituire dignità e opportunità ai minori in difficoltà.

Dati, cause e risposte alla devianza

Durante la conferenza verranno presentati i principali dati sul fenomeno dei reati minorili. Gli interventi proporranno una riflessione sulle cause sociali, economiche e culturali che portano tanti adolescenti verso percorsi di illegalità.

I relatori racconteranno come la mancanza di riferimenti educativi, la povertà materiale ed educativa e la fragilità delle reti familiari possano alimentare la devianza. Ma soprattutto spiegheranno quali strumenti possono trasformare queste vite e aiutare i ragazzi a riscoprire un ruolo positivo nella comunità.

Il programma della conferenza finale

I lavori si apriranno con i saluti istituzionali di Giuseppe Marchionna, Sindaco di Brindisi, e Gelsomina Macchitella, Dirigente programmazione e sviluppo economico del Comune di Brindisi. A seguire interverranno Marco Rossi-Doria, Presidente di Con i Bambini – Impresa Sociale, Francesco Marini, Program Manager di Con i Bambini, Marcello Ostuni, Responsabile dell’equipe multidisciplinare del progetto Linfa, e Fabrizio Chetrì, Project Manager del progetto Linfa.

Tra i contributi più attesi ci sarà la relazione di Francesca Pastore, assistente sociale di Antigone Puglia, e l’intervento di Alessandra Vanni, psicologa e psicoterapeuta, che parlerà della presa in carico dei minori in condizioni di fragilità. Seguirà l’esperienza di Silvia Delle Grottaglie, educatrice, Case Manager e responsabile Assessment del progetto Linfa.

Sarà presente ai lavori Dorella Quarto, Dirigente del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità.

Una rete di enti e associazioni

Il Progetto Linfa è stato reso possibile grazie a un’ampia rete di enti e associazioni che hanno lavorato insieme con un obiettivo comune: offrire ai minori autori di reato un futuro diverso. Si tratta di APS Acqua2O, Cooperativa Rinascita, Ce.F.A.S., Cooperativa Phoenix, Salento Fun Park e ARCI Brindisi.

Fondamentale è stato il sostegno di Con i Bambini – Impresa Sociale, del Consiglio Regionale della Puglia – Garante dei Diritti dei Minori, del Comune di Brindisi, del Comune di Lecce e del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità.

La voce dei protagonisti

«Un momento di confronto e riflessione per raccontare cosa si può fare davvero per offrire ai minori autori di reato un’alternativa concreta alla devianza», spiegano gli organizzatori.

Questo spirito attraversa l’intero percorso del Progetto Linfa e anima la conferenza del 18 luglio. I promotori invitano tutti i professionisti, gli operatori sociali e i cittadini interessati a partecipare e a condividere un’esperienza che si propone come modello replicabile in altri territori.

Crediti formativi e partecipazione

L’evento è accreditato presso l’Ordine degli Assistenti Sociali e dà diritto a 2 crediti formativi. La conferenza è aperta alla cittadinanza e la presenza di operatori, istituzioni e comunità sarà particolarmente gradita.