La Puglia sceglie i talenti

Giovani talenti rientrano in Puglia, immagine generata con Dall-E

Approvata la legge che punta ad attrarre, trattenere e far tornare i talenti investendo su competenze, innovazione e inclusione sociale

di Antonio Portolano

BARI – Con un approccio partecipato e una visione strategica, la Regione Puglia punta su giovani, innovazione e mobilità per diventare un polo d’eccellenza Mediterraneo

Una legge necessaria: la Puglia approva una svolta per il futuro

Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato la legge “Misure per l’attrazione, valorizzazione, mobilità circolare e permanenza dei talenti in Puglia”, un testo che ambisce a contrastare una delle piaghe più profonde del Mezzogiorno: la fuga dei giovani formati, qualificati, pronti a contribuire allo sviluppo del proprio territorio, ma costretti a cercare altrove le opportunità che qui mancano. La legge è parte integrante della strategia #mareAsinistra, che punta a un nuovo modello per il Sud Italia basato su Mediterraneo, partecipazione, lavoro, cultura e ambiente.

La fuga dei talenti dalla Puglia e dall’Italia: i numeri di una perdita silenziosa

Negli ultimi dieci anni, la Puglia ha perso oltre 134.000 giovani tra i 15 e i 34 anni, pari al 14,1% della popolazione di quella fascia. La Regione si colloca tra le più colpite in Italia da un fenomeno di emigrazione intellettuale che impoverisce il capitale umano locale.

Secondo stime OCSE e Fondazione NordEst, ogni giovane laureato che emigra rappresenta per lo Stato italiano una perdita economica compresa tra i 170.000 e i 250.000 euro, dovuta agli investimenti in istruzione e formazione che non generano ritorno sul territorio. Applicata ai circa 146.000 laureati espatriati tra 2014 e 2023, questa cifra supera i 25 miliardi di euro in valore cumulato.

La fuga di talenti non colpisce tutti i settori in modo uniforme. I comparti più colpiti sono quelli STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), medico-sanitario, digitale e culturale. In particolare, numerosi neolaureati in medicina, ingegneria e informatica scelgono destinazioni come Germania, Regno Unito e Canada dove condizioni salariali, possibilità di carriera e stabilità sono più favorevoli.

A livello nazionale, nel solo 2024, 156.000 italiani hanno lasciato il Paese, con un aumento del 36,5% rispetto all’anno precedente. Di questi, oltre 50% sono giovani laureati. Tra il 2014 e il 2023 hanno lasciato l’Italia più di 1 milione di persone, tra cui 367.000 giovani tra i 25 e i 35 anni e 146.000 con titolo di studio universitario. Il saldo dei rientri è stato drammaticamente inferiore: solo 113.000 giovani tornati, meno di 50.000 laureati.

Secondo l’indice internazionale “Human Flight and Brain Drain”, l’Italia ottiene 2,2 su 10, contro una media globale di 4,98, evidenziando una grave debolezza nel trattenere e valorizzare le competenze.

Le dieci principali destinazioni scelte da chi parte sono: Germania, Regno Unito, Svizzera, Spagna, Francia, Canada, Australia, Stati Uniti, Svezia e Paesi Bassi. Per i pugliesi si aggiungono storicamente anche Belgio e Argentina, con decine di migliaia di residenti iscritti alle anagrafi consolari.

Emiliano: «Il futuro della Puglia si costruisce qui»

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha commentato l’approvazione della legge con parole forti e dense di visione: «Per troppo tempo abbiamo assistito alla partenza dei nostri giovani più capaci, costretti a cercare altrove le opportunità che meritavano. Con questa legge cambiamo direzione. Non è solo un contrasto alla fuga dei cervelli, ma un vero e proprio investimento nella nostra capacità di generare innovazione, sviluppo e occupazione di qualità. Vogliamo che la Puglia diventi un luogo fertile per le idee migliori: un territorio dove si possa scegliere di restare, tornare, o arrivare e mettere radici. Con questa legge non solo apriamo le porte a chi vuole contribuire alla crescita della nostra regione, ma lanciamo un messaggio chiaro: il futuro della Puglia si costruisce qui, investendo sulle persone, sulle competenze e sulle idee. È un impegno che assumiamo con le nuove generazioni e con tutto il nostro territorio, per rendere la Puglia sempre più competitiva, innovativa e solidale».

Una legge strategica, figlia della visione #mareAsinistra

La nuova normativa si inserisce all’interno del percorso avviato con la strategia #mareAsinistra, lanciata nel 2023, che propone un modello di sviluppo inedito per il Mezzogiorno: basato sulla centralità del Mediterraneo, sull’ibridazione tra lavoro, cultura, ambiente e partecipazione. Un modello che ha già portato, nei mesi precedenti, a riforme importanti nel campo delle politiche giovanili, dell’innovazione aperta, dell’intelligenza artificiale e alla nascita dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia, il Trasferimento tecnologico e l’Innovazione (ARTI).

Chi sono i “talenti” secondo la legge

Il testo approvato definisce come “talenti” una platea ampia e trasversale di persone: studenti, lavoratori, artisti, nomadi digitali, startupper, professionisti dell’autoimprenditorialità, dotati di elevate competenze o motivati ad acquisirle nei settori chiave per lo sviluppo economico, culturale e sociale della Puglia.

L’obiettivo è far sì che la regione diventi uno spazio ideale per costruire progetti di vita, lavoro o studio, anche temporanei, ma con opportunità concrete per radicarsi stabilmente.

Servizi, incentivi e comunità per accogliere chi sceglie la Puglia

La legge prevede un insieme articolato di misure per sostenere concretamente chi sceglie di trasferirsi o rientrare in Puglia. Sono previsti incentivi per l’assunzione, un sistema di accoglienza dedicato che semplifichi l’accesso ai servizi essenziali come sanità e alloggi, e un’attenzione particolare all’abitare sicuro, all’inclusione attiva e alla disabilità.

Uno degli assi più innovativi riguarda i programmi di residenza attiva nei borghi, considerati poli di innovazione diffusa e sostenibile, dove riattivare immobili inutilizzati e sperimentare nuovi stili di vita e lavoro. Ampio spazio è dato anche all’autoimprenditorialità, con un focus specifico sui settori culturali, digitali e tecnologici.

Una governance stabile per un impatto duraturo

Per garantire l’attuazione efficace del provvedimento, la Regione Puglia ha previsto un modello di governance strutturato. Una Agenda Strategica Regionale triennale fisserà le priorità, guidata da un Nucleo Tecnico Regionale incaricato di supervisionare le attività.

Questo nucleo lavorerà a stretto contatto con l’Alleanza per lo Sviluppo dei Talenti, un partenariato pubblico-privato che fungerà anche da osservatorio dei flussi di mobilità, contribuendo al monitoraggio e alla valutazione degli impatti della legge.

Un piano di comunicazione per connettere i talenti in tutto il mondo

La legge istituisce un Piano di Comunicazione articolato che punta a raggiungere e coinvolgere potenziali beneficiari attraverso una rete di sportelli territoriali “one-stop-shop”, un portale multilingue per la creazione di una comunità globale dei talenti, e la valorizzazione della rete delle Associazioni dei Pugliesi nel Mondo. Queste ultime saranno il ponte per la riconnessione dei saperi e la costruzione di relazioni transnazionali.

Berlingerio: «Una legge scritta con i talenti, non per i talenti».

La direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, ha sottolineato il carattere partecipato del processo legislativo:
«Questa legge nasce da un percorso partecipato, che ha messo al centro l’ascolto e il confronto aperto con le persone. Attraverso la piattaforma Puglia Partecipa, abbiamo attivato uno spazio pubblico inclusivo che ha permesso a cittadini, enti locali, università, imprese e organizzazioni del terzo settore di contribuire in modo concreto alla scrittura del testo normativo. Non abbiamo scritto una legge per i talenti, ma insieme ai talenti: a chi ogni giorno vive le sfide dell’innovazione, del lavoro, della formazione. A chi vuole tornare, restare, arrivare. Questo approccio ci ha permesso di costruire un impianto normativo solido, concreto, capace di rispondere ai bisogni reali e di generare impatto sui territori».

Una Puglia più forte se trattiene chi vale

In un contesto nazionale e regionale segnato dalla perdita di capitale umano giovane e qualificato, la legge pugliese rappresenta un cambio di rotta. La sua forza non è solo normativa, ma culturale: valorizzare chi vuole restare, incentivare chi vuole tornare, attrarre chi cerca un luogo fertile per il proprio futuro. La Puglia prova a passare da terra di partenza a destinazione.

Fonti e riferimenti:

  • OCSE e Fondazione NordEst: stime economiche sul costo dell’emigrazione dei laureati
  • Unioncamere: report settoriali sui settori maggiormente colpiti dalla fuga di cervelli
  • Financial Times (2024): dati su emigrazione e rientro giovani italiani
  • Istat e Banca d’Italia: dati su mobilità 2023-2024
  • Corriere della Sera Bari: dati regionali pugliesi
  • The Global Economy: indice Human Flight & Brain Drain
  • Wikipedia Italia: demografia pugliese e distribuzione estera
  • Regione Puglia: comunicato ufficiale approvazione legge sui talenti

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