Tenute Lu Spada al Vinitaly con i suoi vini biologici

Amanti del vino allo stand di Tenute Lu Spada

A Verona dal 6 al 9 aprile 2025, l’azienda brindisina promuove sostenibilità e identità territoriale nel Padiglione Puglia

di Antonio Portolano

I vini biologici di Tenute Lu Spada arrivano al Vinitaly 2025 con tutta l’autenticità del Salento e l’eleganza di una produzione che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità. Dal 6 al 9 aprile, nel cuore di Verona, l’azienda brindisina sarà presente nel Padiglione 11 – Stand B1-3 all’interno dello spazio dedicato alla Regione Puglia, in occasione della 57ª edizione del più importante salone internazionale del vino e dei distillati. In degustazione, una selezione rappresentativa delle sue migliori etichette, rivolta a operatori del settore, distributori e appassionati.

Vini biologici e identità territoriale

Radicata nel cuore del Salento, Tenute Lu Spada si distingue per la produzione di vini biologici da varietà autoctone come Negroamaro, Susumaniello, Malvasia Nera e Minutolo. Etichette che raccontano la storia millenaria del territorio di Brindisi, con un profilo organolettico in grado di conquistare operatori, buyer e appassionati del vino italiani e internazionali. La partecipazione al Vinitaly rappresenta per l’azienda non solo un’importante occasione promozionale, ma un momento strategico per ribadire la centralità del vino biologico nel futuro del comparto enologico.

La visione di Carmine Dipietrangelo

Carmine Dipietrangelo, amministratore di Tenute Lu Spada, sottolinea il valore della presenza al Vinitaly 2025: «Il Vinitaly rappresenta un’opportunità straordinaria per raccontare la nostra filosofia produttiva e far conoscere il valore dei vini biologici di Brindisi a un pubblico nazionale e internazionale. Il nostro obiettivo è rafforzare la presenza nei mercati esteri e avvicinare sempre più consumatori alla qualità e alla sostenibilità delle nostre etichette».

Dipietrangelo evidenzia anche le sfide che oggi affronta il settore vitivinicolo: «Il settore sta attraversando una fase complessa. Dazi e tensioni geopolitiche rendono più difficile l’export, il cambiamento climatico impatta sulla produzione, mentre le nuove generazioni si avvicinano al vino in modo diverso rispetto al passato. In questo scenario, fiere come Vinitaly 2025 diventano cruciali per le aziende che vogliono affermare la loro identità e trovare nuove opportunità di mercato». E conclude: «Partecipare al Vinitaly 2025 non è solo un’occasione per promuovere il proprio vino, ma un passo strategico per affrontare il futuro del settore con consapevolezza e innovazione».

Una vetrina strategica per il futuro del vino

Tenute Lu Spada porta a Verona una selezione di vini biologici frutto di vigneti attraversati dal tratto terminale dell’Appia Antica, simbolo di un legame profondo tra storia, territorio e sostenibilità. L’azienda punta a consolidare la propria identità nel panorama vinicolo italiano e ad intercettare i trend emergenti tra consumatori sempre più attenti alla qualità e all’origine dei prodotti. Partecipare al Vinitaly 2025 non è solo un’occasione per promuovere le proprie etichette, ma anche un passo consapevole verso un futuro dove sostenibilità, innovazione e cultura del vino si intrecciano per affrontare le sfide globali.

Con le sue radici ben salde nella terra rossa del Salento e lo sguardo rivolto ai mercati internazionali, Tenute Lu Spada si conferma tra le realtà più dinamiche del vino biologico pugliese, pronta a farsi conoscere e riconoscere a Verona.

I vini premiati che raccontano il Salento

Negli ultimi anni, alcuni vini di Tenute Lu Spada hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, consolidando la reputazione dell’azienda nel panorama del vino biologico italiano. Il rosso Laenius, ottenuto da Malvasia Nera di Brindisi, e il bianco Avocetta, da uve Minutolo, sono stati premiati con le “Tre Viti” nella Guida Vitae 2025 dell’Associazione Italiana Sommelier. Proprio ad Avocetta è stato assegnato anche il simbolo della “Bilancia”, che indica un eccellente rapporto qualità-prezzo.

Già nella precedente edizione 2024 della guida, altri due vini avevano ricevuto importanti riconoscimenti: Philonianum, Susumaniello in purezza, e Tuffetto, rosato da Negroamaro, a conferma della qualità e della coerenza produttiva dell’azienda. Questi vini rappresentano l’identità salentina più autentica, con profumi, sapori e caratteristiche capaci di raccontare un territorio ricco di storia e tradizione. Ogni etichetta è espressione di un’agricoltura rispettosa e di un’attenta lavorazione in cantina, in equilibrio tra innovazione e rispetto delle radici.