Rotta verso il futuro nella nautica a Brindisi

Formazione e investimenti strategici per creare oltre 1.600 posti di lavoro nel settore della cantieristica navale

di Antonio Portolano

L’80% di assunti al termine dei corsi ITS a Brindisi, tre grandi progetti industriali che promettono oltre 1.600 posti di lavoro e 250 studenti coinvolti: sono questi i numeri che danno forza e visione al convegno “Rotta verso il futuro – opportunità di lavoro nella cantieristica navale”, in programma venerdì 23 maggio nella Sala dell’Autorità Portuale di Brindisi. Un evento pensato per costruire il ponte tra formazione e occupazione qualificata, guardando alla nautica come settore chiave per lo sviluppo del territorio.

Formazione e occupazione, il binomio vincente

A certificare l’efficacia del modello formativo legato alla cantieristica navale è il dato più importante: l’ITS Academy Mobilità di Brindisi ha raggiunto l’80% di assunzioni tra coloro che hanno concluso con successo il proprio percorso. Un risultato che ha garantito all’istituto una premialità nazionale e che pone le basi per un futuro ancora più strutturato. È in quest’ottica che nasce la nuova formula integrata “4+2”, che collegherà direttamente l’Istituto Tecnico-Nautico “Carnaro” con i percorsi post-diploma dell’ITS, permettendo agli studenti di acquisire competenze professionali e inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro.

«La vera novità è questa sinergia tra scuola e ITS», ha dichiarato la direttrice dell’ITS Academy Mobilità, Luigia Tocci. «Un sistema flessibile che permette ai giovani di entrare e uscire dalla formazione nei momenti chiave della loro vita, senza perdere il legame con la specializzazione e con l’occupazione».

Grandi investimenti, grandi numeri

Accanto alla formazione, Brindisi si prepara ad accogliere tre progetti industriali di enorme portata nel settore nautico. Il Polo Nautico Brundisium, rappresentato dall’amministratore delegato, ha presentato un piano per la costruzione di yacht in grado di generare fino a 1.000 nuovi posti di lavoro. Accanto a questo, il Pilota Shipyard, già operativo sul territorio, punta all’ampliamento del proprio impianto di refitting, con una previsione occupazionale di altri 600 lavoratori. Infine, il Danese Group, già attivo a livello nazionale, ha presentato due progetti distinti, confermando l’interesse strategico per Brindisi.

«In un momento di possibile crisi industriale per la nostra città», ha affermato il presidente del Salone Nautico di Puglia, Giuseppe Meo, «la cantieristica nautica rappresenta una concreta opportunità di rilancio, capace di offrire occupazione stabile e qualificata».

Brindisi tra decarbonizzazione e riconversione industriale

Brindisi sta vivendo una fase complessa di transizione economica e industriale, causata dal progressivo disimpegno di due settori strategici per il territorio: quello energetico e quello chimico. La spinta verso la decarbonizzazione, promossa a livello nazionale ed europeo, ha portato alla chiusura di centrali a carbone e alla riconversione di impianti chimici storici, con pesanti conseguenze sull’occupazione locale.

Centinaia di posti di lavoro sono a rischio, e il territorio è alla ricerca di nuovi settori su cui ricostruire uno sviluppo stabile e sostenibile. In questo scenario difficile, la nautica e la blue economy si propongono come alternativa concreta e strategica, capace di generare nuova occupazione, assorbire competenze, e avviare un modello produttivo compatibile con l’ambiente e le sfide del futuro.

La nautica come volano della blue economy

Negli ultimi vent’anni, il settore nautico in Puglia ha conosciuto un’importante crescita, grazie anche al lavoro di promozione e consolidamento dello SNIM – Salone Nautico di Puglia, che ha saputo trasformare un comparto marginale in un pilastro dell’economia del mare. L’evento ha contribuito a far emergere le potenzialità della blue economy, accendendo i riflettori su opportunità imprenditoriali, occupazionali e tecnologiche che prima non venivano considerate strategiche.

«Il nostro impegno continua ad essere quello di creare competenze e stimolare il dibattito», ha sottolineato Meo. «La nautica può diventare una colonna portante dell’economia pugliese, anche nel quadro delle politiche di decarbonizzazione e riconversione».

Un settore in crescita che guarda ai giovani

Il convegno del 23 maggio non sarà solo un momento di confronto tra istituzioni e imprese, ma una vera e propria occasione di orientamento per 250 studenti provenienti dagli istituti tecnici di Brindisi, Gallipoli e Tricase. L’obiettivo è quello di mostrare loro le reali opportunità occupazionali offerte dal settore nautico, attraverso testimonianze dirette di professionisti e responsabili di grandi cantieri italiani.

Dopo i saluti istituzionali, interverranno Giuseppe Meo, presidente del Salone Nautico di Puglia, Silvio Busico, presidente dell’ITS Academy Mobilità, e Angela Tiziana Di Noia, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Sebastiano Leo, mentre il dibattito sarà moderato dal giornalista nautico Maurizio Bulleri.

Competenze per il futuro, sviluppo per il territorio

La cantieristica navale si conferma dunque come una leva strategica per affrontare le sfide dell’economia locale. L’investimento nella formazione tecnica e professionale, unito a una rete di imprese pronte ad assumere e innovare, è il cuore pulsante del modello Brindisi. Un modello che guarda al futuro con pragmatismo, ma anche con ambizione, offrendo ai giovani percorsi chiari e concreti di inserimento lavorativo.

L’appuntamento del 23 maggio sarà il punto di partenza di una nuova rotta: quella che unisce scuola, impresa e territorio per dare forza e stabilità al lavoro nella nautica.

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