Inclusione, accessibilità e innovazione al centro della nuova biblioteca digitale grazie al progetto PNRR e una visione culturale particolare
di Antonio Portolano
BRINDISI – Rendere la cultura accessibile, viva e partecipata: è questa la visione che ha guidato la rinascita della History Digital Library di Brindisi. Sabato scorso, la biblioteca digitale affacciata sul lungomare Regina Margherita ha riaperto le sue porte con un open day all’insegna dell’inclusione, della creatività e della memoria condivisa. Un nuovo capitolo per uno spazio trasformato grazie al sostegno del PNRR – Missione 1 Cultura, che ora si presenta come un punto di riferimento per tutta la comunità.

Un progetto che cresce con il territorio
La History Digital Library, con sede presso la Casa del Turista, non è solo una biblioteca, ma un presidio culturale che si evolve con il tessuto urbano. Sotto la direzione della dottoressa Antonella Grassi, si è costruita una nuova identità: un luogo aperto, multisensoriale, capace di accogliere famiglie, scuole, persone con disabilità, turisti e cittadini. La HDL fa parte della rete delle Community Library pugliesi e si inserisce in una visione più ampia di cultura accessibile e diffusa. «Vogliamo che questo sia uno spazio dove chiunque possa sentirsi accolto, dove la cultura non si contempla ma si vive», ha affermato Grassi.
I geni visionari del progetto
Alla base dell’identità e del successo della History Digital Library c’è la visione culturale di Alessandro Perchinenna. È lui l’ideatore del concept originario della HDL, il primo a immaginare un luogo che superasse il modello tradizionale di biblioteca per diventare uno spazio esperienziale, inclusivo e tecnologico. Esperto digitale e direttore artistico del progetto. La sua capacità di fondere narrazione storica, accessibilità e innovazione ha tracciato la rotta di un progetto che oggi fa scuola a livello nazionale.
Perchinenna ha concepito la HDL come un organismo vivo, in dialogo con il territorio, capace di raccontare la storia attraverso linguaggi nuovi, accessibili anche a chi ha disabilità sensoriali o cognitive. Ha lavorato all’ideazione del Book Experience e ha definito gli standard culturali, estetici e pedagogici su cui oggi si fonda l’intero allestimento.
«La cultura non deve spiegare, ma far vivere. Solo così diventa memoria condivisa e sapere fertile», ama ripetere. Il suo contributo è stato decisivo anche per l’inserimento della HDL nella rete delle Community Library pugliesi, rafforzando l’idea di una biblioteca come infrastruttura sociale e democratica. Il suo sguardo ha ispirato un’intera generazione di progettisti culturali e resta oggi uno dei punti di riferimento principali per la visione futura della biblioteca digitale di Brindisi.
Attorno a lui una equipe di primo piano. La Brindisi tattile è a cura di Francesco Iurlaro. Direttrice della History Digital Library è Ida de Giorgio. Direttori scientifici Giacomo Carito e Giuseppe Marella della Società di Storia Patria per la Puglia.

Book experience: la storia si scopre con tutti i sensi
Cuore del nuovo allestimento è il Book Experience, un percorso permanente e immersivo che racconta l’evoluzione della comunicazione umana. Dai graffiti rupestri all’intelligenza artificiale, i visitatori sono invitati a toccare, ascoltare, scrivere, annusare. Si può interagire con avatar storici, scrivere su papiro, stampare con caratteri mobili. L’esperienza è stata progettata con la collaborazione di artigiani, educatori e operatori sociali, per rispondere anche alle esigenze di persone con fragilità cognitive o sensoriali.
Ogni dettaglio del Book Experience è pensato per stimolare la partecipazione attiva. «Abbiamo voluto creare un ambiente in cui si apprende sperimentando. Ogni visitatore può scegliere il proprio percorso, costruendo un dialogo personale con la storia», ha spiegato Perchinenna.
Il salotto dell’audiolibro, leggere con l’ascolto
Tra le novità più significative della nuova HDL c’è il Salotto dell’Audiolibro. Realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione di Brindisi, lo spazio offre un’esperienza di lettura autonoma e sensoriale, accessibile anche a persone con disabilità visive. Dotato di tablet, cuffie e contenuti dedicati, il salotto ospiterà eventi di lettura condivisa e valorizzerà la cultura dell’ascolto.
Inaugurato ufficialmente alle 18:00 alla presenza delle istituzioni, il salotto ha già ricevuto l’apprezzamento del pubblico. «Non si tratta solo di ascoltare, ma di vivere un racconto in una dimensione nuova, più intima e inclusiva», ha sottolineato un rappresentante dell’associazione.
Un open day tra arte, storia e partecipazione
La giornata inaugurale è stata pensata come un vero laboratorio pubblico. Fin dal mattino, il Book Experience ha accolto i primi visitatori, accompagnati da performance teatrali e laboratori. Gli attori Enzo Toma e Tiziano Casole hanno guidato il pubblico in un percorso narrativo tra passato e presente. Nei panni del Giullare Senzaradici, Casole ha dato voce alla storia della comunicazione con interventi itineranti e coinvolgenti.
Alle 17:30 i riflettori si sono accesi sui più piccoli, protagonisti del laboratorio creativo “Il mio piccolo carosello medievale”, condotto da Alice Caroppo del progetto Alice’s WOW. Colori, suoni e fantasia hanno trasformato la biblioteca in un luogo di gioco e scoperta.

Artigianato e rievocazione storica per raccontare Brindisi
Parte integrante dell’open day è stato il percorso esperienziale che ha collegato idealmente la Casa del Turista all’area archeologica e al quartiere delle “case minime”. Queste ultime, per l’occasione, sono state trasformate in un villaggio medievale ispirato al matrimonio imperiale tra Federico II e Isabella di Brienne, celebrato a Brindisi 800 anni fa.
L’allestimento è stato curato dall’associazione Daedalus, in collaborazione con l’ATS EPICA. In anteprima sono stati presentati i costumi della coppia imperiale, che verranno indossati durante il Medieval Fest di settembre. Nikol Saracino, guida della sartoria Daedalus, ha illustrato i dettagli filologici dei capi, frutto di un lungo lavoro di ricerca e ricostruzione.
Il maestro ceramista Antonio Vestita ha mostrato la lavorazione della ceramica grottagliese, mentre Daniele Andrioli ha incantato il pubblico con una dimostrazione dal vivo al tornio. «Lavorare l’argilla è come raccontare una storia con le mani», ha commentato Andrioli, che coniuga sapientemente pratica artigianale e approccio educativo.

Un romanzo per chiudere la giornata
In chiusura, alle 19, si è tenuta la presentazione del romanzo storico “La Principessa dell’Est e il Sangue del Drago” di Dario Stomati. Un’opera che intreccia mito, epica e realtà storica, ambientata proprio a Brindisi. L’autore ha raccontato il suo lavoro di documentazione e la passione per la narrazione storica, suscitando grande interesse tra i presenti.

Una biblioteca che guarda al futuro
Con la riapertura, la History Digital Library di Brindisi conferma la sua vocazione a essere molto più di una semplice biblioteca. È uno spazio in cui la cultura diventa relazione, sperimentazione, accessibilità. Un luogo che invita ogni cittadino a sentirsi parte attiva di una storia condivisa, da esplorare con tutti i sensi.
Il nuovo volto della HDL è quello di una cultura viva, che partecipa e si lascia trasformare. E che dal cuore della città, con lo sguardo rivolto al mare, invita tutti a salpare verso nuovi orizzonti di conoscenza.