Revolution di Sara Bevilacqua inaugura Foriticà a Brindisi

L'attrice Sarà Bevilacqua

Dal 29 agosto al 3 ottobre Parco Buscicchio ospita Foriticà, rassegna teatrale gratuita a Brindisi. Si parte con Revolution alle 20.30

di Antonio Portolano

BRINDISI«Lo spettacolo è nato dalle interviste che ci hanno rilasciato le persone che hanno vissuto quegli anni. Una storia che appartiene a tutti, che parla di sogni, di rivoluzioni mancate e di desideri che trovano altre strade». Così Sara Bevilacqua introduce Revolution, lo spettacolo che inaugura la prima edizione di Foriticà – Il Teatro nel Parco, in programma dal 29 agosto al 3 ottobre a Parco Buscicchio (quartiere Sant’Elia, Brindisi).

La storia di Revolution

Revolution prende vita negli anni ’60, tra la musica dei Beatles e la corsa allo spazio. La protagonista è una giovane di Brindisi che sogna di incontrare i Fab Four e di volare oltre l’atmosfera, ma si trova a vivere in una città che sembra immobile, lontana 3.000 chilometri da Liverpool e 326 dall’orbita di Gagarin. Il tempo, però, irrompe anche lì: nel 1962 la costruzione del primo lotto della Montecatini cambia per sempre il volto del territorio.

Lo spettacolo attraversa un decennio che segna la storia, dal boom economico alle trasformazioni sociali, fino alla notte del 1969, quando Tito Stagno raccontò in diretta lo sbarco del primo uomo sulla Luna. Un mosaico di memorie collettive e intime, in cui si intrecciano la speranza e la disillusione di una generazione.

Le canzoni dei Beatles, riarrangiate per pianoforte e voce, non sono semplicemente colonna sonora ma diventano parte integrante della drammaturgia, scandendo i passaggi della storia. La scrittura è nata dall’ascolto: interviste raccolte da uomini e donne che hanno vissuto a Brindisi negli anni Sessanta, voci che hanno restituito frammenti di vita quotidiana trasformati in teatro civile e poetico.

La drammaturgia porta la firma di Emiliano Poddi. Sul palco, accanto a Sara Bevilacqua, ci sono Daniele Guarini (voce) e Daniele Bove (pianoforte e arrangiamenti). Le musiche dei Beatles, eseguite dal vivo, diventano colonna sonora e commento emotivo, capaci di trasformare lo spettacolo in un’esperienza che unisce teatro civile, memoria e poesia.

L’intervista: le parole di Sara Bevilacqua

Alla domanda su come sia nato il progetto, Sara Bevilacqua risponde: «Revolution è frutto di incontri. Ho raccolto testimonianze, ho ascoltato chi ha vissuto quegli anni. Non volevo un racconto nostalgico, ma un affresco che restituisse il senso di un’epoca, con le sue luci e le sue ombre».

E su cosa significhi mettere in scena i Beatles a Brindisi, l’attrice aggiunge: «Era un paradosso che mi affascinava. Da un lato, la città immobile, ancorata ai suoi riti; dall’altro, il mondo che correva veloce. Ho cercato di raccontare quel contrasto attraverso il sogno di una ragazza che voleva volare via, ma che allo stesso tempo era radicata nel suo luogo».

Lo spettacolo, che nel 2020 ha vinto il Premio del Pubblico al Festival Le Voci dell’Anima di Rimini, è stato più volte segnalato come esempio di “teatro civile musicale” e ha inaugurato stagioni teatrali in Puglia, tra cui “Unica – Senzaconfini” a Lecce. La critica ha riconosciuto a Revolution la capacità di unire rigore storico e leggerezza narrativa, creando un linguaggio capace di parlare a generazioni diverse.

Dopo 14 anni di repliche, cosa ha restituito lo spettacolo agli attori?

«La cosa più sorprendente è che non smette di parlare al pubblico. Ogni volta ci accorgiamo che la gente si riconosce, che quelle storie appartengono ancora al presente. Revolution ci ha insegnato che il teatro, quando nasce da un ascolto profondo, continua a vivere nel tempo», racconta Sara.

In quattordici anni di vita, Revolution ha viaggiato tra festival, teatri e scuole, dimostrando una sorprendente capacità di restare attuale. La forza della musica dal vivo e la radice nella memoria collettiva hanno reso lo spettacolo un punto di riferimento per il teatro di narrazione pugliese, capace di incontrare sempre nuovi pubblici.

Parco Buscicchio, quartiere Sant’Elia, Brindisi

Un festival che porta il teatro nelle periferie

Revolution apre Foriticà – Il Teatro nel Parco, rassegna promossa da SEM – Sant’Elia Malatìa, scuola popolare di teatro e arti urbane, con la cura dell’impresa sociale ImmaginAbile e il sostegno di Puglia Culture nel programma di Welfare Culturale. L’iniziativa vuole trasformare le periferie in luoghi di comunità, inclusione e rigenerazione sociale attraverso l’arte. Tutti gli spettacoli cominciano alle 20.30 e sono a ingresso libero.

Dopo l’appuntamento inaugurale, la rassegna prosegue con:

  • 5 settembre: «Zanna Bianca» di Luigi D’Elia e la compagnia INTI – Landscape of the moving tales.
  • 12 settembre: «Sete» di Walter Prete, regia di Lorenzo Parrotto, con Giorgio Sales e la Compagnia Orsini.
  • 26 settembre: «Amore e Psiche» di Daria Paoletta e la compagnia Burambò, vincitori del Premio Eolo Awards 2015.
  • 3 ottobre: «VìtVìt! Storia di una pendolare» di Francesca Danese, che chiuderà la rassegna con uno sguardo contemporaneo e personale.

Il teatro come motore di rinascita

Con Foriticà – Il Teatro nel Parco, Brindisi sperimenta un modello innovativo di welfare culturale: un teatro che non appartiene solo ai centri storici o alle élite, ma che si radica nelle periferie, costruendo relazioni e offrendo nuove possibilità di partecipazione. Revolution non è solo lo spettacolo inaugurale: è il manifesto di questa visione, la prova che la memoria può diventare un motore di rinascita collettiva.

Per informazioni aggiornate: Collettivo ImmaginAbile e Legami di Comunità (social). Info line: 340 2745413.