Puglia, prima in Italia per la qualità delle acque

Il nuoto della tartaruga (foto di Francesco Iurlaro)

La regione è al primo posto in Italia per qualità delle acque di balneazione con il 99,7% dei tratti classificati come eccellenti

di Antonio Portolano

Il mare più pulito d’Italia è in Puglia. Per il quinto anno consecutivo, la Puglia si conferma al primo posto in Italia per la qualità delle acque di balneazione. Secondo i dati ufficiali del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa), ben il 99,7% delle acque pugliesi destinate alla balneazione ha ottenuto la classificazione di “eccellente”. Un risultato straordinario che premia il lavoro rigoroso e costante di Arpa Puglia e di tutte le istituzioni coinvolte nella tutela dell’ambiente marino.

I dati nazionali sulla balneabilità

Le analisi microbiologiche condotte nel quadriennio 2021-2024 dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa), che coordina le Agenzie regionali per l’ambiente, hanno rilevato che in Italia oltre 5100 chilometri di litorale, pari al 95,7% della costa monitorata, rientrano nella classe di qualità eccellente. Altri 152 chilometri, equivalenti al 2,8%, sono classificati come “buoni”, mentre solo 31 km (0,6%) rientrano nella classe “sufficiente” e 35 km (0,7%) in quella “scarsa”.

Tutte le regioni presentano una qualità delle acque costiere molto elevata, con percentuali di costa “eccellente” o “buona” sempre superiori al 90%. Le percentuali più alte si registrano in Puglia (99,7%), Friuli Venezia Giulia (99,6%), Sardegna (98,7%) e Toscana (98,2%). In termini assoluti, le regioni con più chilometri di costa eccellente sono la Sardegna (1391 km), la Puglia (880 km) e la Calabria (621 km).

La tendenza nazionale è in crescita: nel 2023 era eccellente il 95,5% delle acque, nel 2024 il 95,6%, nel 2025 si arriva al 95,7%. Le acque classificate come “scarse” scendono dallo 0,8% del 2023 e 2024 allo 0,7% del 2025.

Anche laghi e fiumi balneabili, presenti in 11 regioni o province autonome italiane, danno buoni risultati. Su un totale di 675 chilometri, ben 607 km (90%) sono in classe “eccellente”, 25 km (3,7%) in classe “buona”, 5 km (0,7%) “sufficiente” e solo 3 km (0,5%) in classe “scarsa”.

Come funziona il monitoraggio scientifico

Il monitoraggio avviene ogni anno ed è curato da Snpa, composto da Ispra e dalle Arpa/Appa regionali. Le analisi si basano su due parametri microbiologici: Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Durante la stagione balneare 2024 (da aprile a settembre), sono stati prelevati più di 22.000 campioni di acqua di mare e circa 2000 campioni da fiumi e laghi, per un totale di oltre 24.000 campioni.

Il monitoraggio viene effettuato in 4028 punti in mare e in 371 punti tra laghi e fiumi. La classificazione usata per la stagione 2025 si basa sulle campagne di monitoraggio dei quattro anni precedenti ed è trasmessa anche all’Agenzia Europea per l’Ambiente. Gli esiti dei nuovi prelievi vengono aggiornati durante l’estate e pubblicati sui siti delle singole Arpa/Appa e sul portale Acque del Ministero della Salute. In caso di superamenti dei limiti, vengono emessi divieti temporanei di balneazione.

Le Agenzie ambientali monitorano anche eventuali fioriture algali potenzialmente tossiche (cianobatteri, Ostreopsis) e compiono prelievi straordinari in presenza di anomalie visive, come schiume o colorazioni strane, verificando la possibile presenza di contaminazioni chimiche (tensioattivi, idrocarburi).

La situazione in Puglia: numeri e dettagli

La Puglia conta circa 1000 km di costa. La Regione ha identificato 676 tratti balneabili per circa 800 km totali, così distribuiti: 254 in provincia di Foggia, 46 nella BAT, 78 a Bari, 88 a Brindisi, 139 a Lecce e 71 a Taranto.

Arpa Puglia è responsabile del monitoraggio. Oltre alle analisi di laboratorio, durante i controlli vengono misurati in campo anche parametri meteo-marini. Le analisi, in linea con le altre Agenzie italiane, stimano circa 8.500 determinazioni analitiche ogni anno.

Solo tre tratti non sono classificati come “eccellenti”, ma comunque rientrano nella classe “buona”: “Foce Fiume Lauro” nella laguna di Lesina, “Fogna Cit.na Molfetta (500 m a sud)” e “Spiaggia libera Ginosa Marina-Fiume”. Il primo è un’acqua di transizione, gli altri due sono tratti marino-costieri.

Tutti i dati sono accessibili sul sito ufficiale di Arpa Puglia, con mappa interattiva, risultati aggiornati e bollettini mensili.

La voce di Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia

«I dati diffusi dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente confermano, ancora una volta, l’eccellenza delle acque di balneazione della Puglia – dichiara Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia –. Con il 99,7% delle acque classificate nella massima categoria qualitativa, la nostra regione si colloca al primo posto a livello nazionale per il quinto anno consecutivo. È un risultato di cui andiamo orgogliosi, frutto del lavoro rigoroso e continuo svolto da Arpa Puglia, in collaborazione con la Regione, il sistema dei controlli ambientali e tutte le istituzioni coinvolte nella tutela del mare. Il monitoraggio accurato dei nostri 676 tratti di costa balneabile, pari a circa 800 km, viene effettuato con metodologie scientifiche consolidate, che prevedono analisi microbiologiche su due parametri fondamentali: Escherichia coli ed enterococchi intestinali. Ogni anno Arpa Puglia effettua circa 8.500 determinazioni analitiche di laboratorio, su campioni raccolti sistematicamente lungo tutta la costa regionale, per garantire che le condizioni del nostro mare siano sempre trasparenti, sicure e documentate. L’eccellenza pugliese si inserisce in un quadro nazionale anch’esso molto positivo: oltre il 95% della costa italiana monitorata rientra nella classe di qualità “eccellente”, con punte di assoluto rilievo in regioni come Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Toscana».

«Questo dimostra – prosegue Bruno – che l’Italia ha saputo costruire un sistema solido ed efficiente per il controllo della qualità delle acque marine e interne, che si avvale di oltre 24.000 campioni raccolti ogni anno in 4.400 punti di prelievo tra mare, laghi e fiumi. La qualità delle acque è uno dei principali indicatori della salute ambientale di un territorio. In Puglia, anche i pochi tratti che non rientrano nella classe “eccellente” – e che comunque risultano “buoni” – sono oggetto di particolare attenzione e monitoraggio. La scelta di istituire il Centro Regionale Mare di Arpa Puglia ed il lavoro in sinergia con i Dipartimenti provinciali, sta restituendo risultati scientifici e ambientali di assoluto rilievo. Questo importante traguardo non è un punto di arrivo, ma uno stimolo ulteriore a rafforzare l’alleanza tra cittadini, istituzioni, imprese e comunità scientifica per proteggere il nostro patrimonio marino. La bellezza delle coste pugliesi e italiane, che attira ogni anno milioni di visitatori, deve essere accompagnata dalla consapevolezza che la tutela dell’ambiente non è solo un adempimento, ma anche una responsabilità culturale e civile. Ringrazio tutto il personale di Arpa Puglia per la competenza, dedizione e la passione con cui svolge questo delicato compito. Continueremo a garantire trasparenza, rigore scientifico e vicinanza ai territori, perché il nostro mare resti un bene comune, pulito e sicuro per tutti».

Il commento del presidente Michele Emiliano

«Per il quinto anno consecutivo, la Puglia si conferma ai vertici nazionali per la qualità delle acque di balneazione – ha sottolineato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia –. È un risultato che ci riempie di gioia e che premia tutti gli investimenti fatti dalla Regione, l’impegno costante di Arpa Puglia attraverso il monitoraggio continuo e di tutti i pugliesi che ogni giorno si prendono cura del nostro meraviglioso territorio. Tutti quanti, insieme, abbiamo contribuito a questo successo: è merito della collaborazione e della visione condivisa di una intera regione che crede nella qualità e nel rispetto dell’ambiente come pilastri del proprio sviluppo. Questo riconoscimento è anche uno stimolo a proseguire con determinazione sulla strada della sostenibilità, della tutela ambientale e della valorizzazione delle nostre coste. Le nostre acque limpide e sicure rappresentano un patrimonio prezioso, da proteggere e tramandare alle future generazioni».

Le parole dell’assessora all’Ambiente Serena Triggiani

«La bellezza della Puglia, con le sue acque cristalline e incontaminate, non è solo una meraviglia da ammirare, ma rappresenta un patrimonio da difendere con passione – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani –. Questo primato non è frutto del caso, ma il risultato di un impegno approfondito e strutturato nella salvaguardia dell’ambiente terrestre e marino, così come della biodiversità che caratterizza i nostri paesaggi. Il successo nella gestione delle acque di balneazione è attribuibile al lavoro incessante svolto in collaborazione con Arpa Puglia e Acquedotto Pugliese, che garantiscono il corretto funzionamento degli impianti di depurazione e monitorano costantemente gli scarichi che raggiungono il mare. È fondamentale riconoscere anche il ruolo delle Forze dell’Ordine, che attraverso azioni di deterrenza e repressione dei reati ambientali, contribuiscono a mantenere alta la qualità del nostro ambiente, proteggendo così la salute dei cittadini e degli ecosistemi. La regione vanta una straordinaria varietà di paesaggi costieri e una ricca biodiversità terrestre e marina, sempre più apprezzata da turisti e viaggiatori. Tuttavia, il mantenimento di questa preziosa eredità naturale richiede un impegno costante, che deve manifestarsi attraverso azioni quotidiane, sia a livello individuale che collettivo. In questo contesto, stiamo avviando iniziative specifiche di sensibilizzazione rivolte all’opinione pubblica, mirate a promuovere la cura delle nostre spiagge. È essenziale che tutti, residenti e visitatori, si sentano parte di questo grande progetto di valorizzazione e tutela della nostra amata regione, affinché la bellezza naturale della Puglia continui a incantare e affascinare chiunque la visiti».