Prima estrazione transvenosa elettrocateteri cardiaci

L'ospedale Perrino di Brindisi

All’ospedale Perrino eseguito il primo intervento di estrazione transvenosa di elettrocateteri cardiaci, traguardo che rafforza l’ASL

di Antonio Portolano

BRINDISI – Primo intervento di estrazione transvenosa di elettrocateteri cardiaci al Perrino di Brindisi. Procedura complessa e salvavita che segna un avanzamento concreto per la cardiologia del territorio, come comunicato dall’ASL Brindisi.

Il primo intervento al Perrino

L’estrazione transvenosa degli elettrocateteri consiste nella rimozione, tramite il sistema venoso, dei cateteri che collegano pacemaker e defibrillatori al cuore. È una metodica altamente specialistica, riservata a centri con esperienza e tecnologie avanzate. È indicata in presenza di infezioni, malfunzionamenti o complicanze potenzialmente fatali. A Brindisi è stata eseguita per la prima volta presso l’ospedale Perrino.

L’équipe e il caso clinico

Il caso riguardava un paziente portatore di defibrillatore biventricolare con decubito del dispositivo e un’endocardite sugli elettrocateteri, condizione associata a elevata mortalità se non trattata con urgenza. L’intervento è stato condotto dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia, Ennio Carmine Luigi Pisanò, e da Giovanni Caroli, con esito favorevole. Il risultato conferma la capacità del Perrino di gestire procedure ad alta complessità in ambito cardiologico ed elettrofisiologico.

Cos’è e perché conta l’estrazione transvenosa

L’estrazione transvenosa consente di rimuovere in sicurezza cateteri infetti o malfunzionanti senza ricorrere a chirurgie maggiori. Riduce i rischi legati a infezioni sistemiche e complicanze meccaniche. Si integra nei percorsi di cura dei portatori di pacemaker e defibrillatori quando la permanenza dei cateteri diventa pericolosa. Nel caso di Brindisi la procedura è stata decisiva per affrontare l’endocardite e ripristinare condizioni di sicurezza clinica.

Un servizio di elettrofisiologia in crescita

Con questa tappa, il servizio di elettrofisiologia del Perrino amplia l’armamentario terapeutico. La struttura conta una casistica significativa di impianti di pacemaker transvenosi, leadless e a stimolazione del sistema di conduzione, oltre a defibrillatori transvenosi e sottocutanei, loop recorder e cardiomodulatori. Sono in corso le procedure per acquisire le apparecchiature utili a studi elettrofisiologici e ablazioni transcatetere, per offrire un’assistenza sempre più completa e qualificata ai cittadini.

Le dichiarazioni ufficiali

«Questo risultato – sottolineano i professionisti – conferma la volontà del nostro ospedale di collocarsi tra i centri di riferimento regionale per la cura delle patologie aritmiche, con tecniche di avanguardia e in linea con i più alti standard di sicurezza e innovazione».

«Esprimo grande soddisfazione per il primo intervento di estrazione transvenosa di elettrocateteri cardiaci eseguito con successo all’ospedale Perrino di Brindisi – ha affermato il direttore generale della ASL Brindisi, Maurizio De Nuccio –. Si tratta di un traguardo importante che conferma la crescita e l’eccellenza delle nostre strutture sanitarie. Desidero rivolgere un sentito ringraziamento ai dottori Pisanò e Caroli, che con la loro professionalità e dedizione hanno reso possibile questo risultato, offrendo ai cittadini del nostro territorio cure sempre più avanzate e sicure».

Impatto sul territorio

Il primo intervento di estrazione transvenosa di elettrocateteri cardiaci al Perrino consolida la rete dell’ASL Brindisi nella gestione delle patologie aritmiche. Riduce la necessità di trasferimenti extra-provinciali per procedure complesse. Migliora la tempestività delle cure e rafforza l’attrattività del polo cardiologico brindisino. L’ampliamento programmato verso studi elettrofisiologici e ablazioni transcatetere punta a standard più elevati di sicurezza, innovazione e continuità assistenziale.

Approfondimento di contesto

Nel comunicato si richiamano le principali indicazioni alla procedura: infezioni come l’endocardite, decubiti o malfunzionamenti dei sistemi impiantati (pacemaker, defibrillatori). I benefici evidenziati includono la rimozione completa dei cateteri tramite accesso venoso, con l’obiettivo di contenere il rischio infettivo e prevenire complicanze. Il potenziamento del servizio di elettrofisiologia e l’introduzione di studi elettrofisiologici e ablazioni transcatetere si inseriscono in un percorso di crescita coerente con le esigenze del territorio.

Un passo avanti decisivo

L’ospedale Perrino di Brindisi compie un passo decisivo nella cura delle aritmie con la prima estrazione transvenosa di elettrocateteri cardiaci. Il successo dell’équipe guidata da Ennio Carmine Luigi Pisanò con Giovanni Caroli, e il sostegno della direzione guidata da Maurizio De Nuccio, confermano un percorso di crescita strutturata verso un’offerta cardiologica completa e di qualità per il territorio.