Il Barocco Festival Leonardo Leo celebra 28 edizioni tra concerti, emozioni e memoria nei luoghi più suggestivi di Puglia e Salento
di Antonio Portolano
BRINDISI – Nel segno di Leonardo Leo e della grande musica barocca, la Puglia si prepara ad accogliere la XXVIII edizione del Barocco Festival Leonardo Leo, una delle rassegne più affascinanti e prestigiose dedicate alla musica antica. Dal 4 agosto al 19 ottobre 2025, castelli, chiese, cortili, porti e perfino una casa circondariale diventeranno palcoscenico di concerti che uniscono meraviglia, tradizione, innovazione e identità culturale. Un viaggio sonoro nel cuore del Sud, dove ogni nota riaccende la memoria e ogni luogo si trasforma in emozione.

Un festival per la memoria e l’identità culturale
Torna ad agosto il Barocco Festival Leonardo Leo, organizzato dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura, la Regione Puglia, con il contributo del Comune di Mesagne e il sostegno della Prefettura di Brindisi. Al centro della scena il genio di Leonardo Leo, maestro della scuola napoletana del XVIII secolo, nato a San Vito dei Normanni.
La presentazione dell’edizione 2025 si è svolta nel salone di rappresentanza della Prefettura di Brindisi, alla presenza di autorevoli protagonisti: Luigi Carnevale, prefetto di Brindisi; Giuseppe Capoccia, procuratore capo di Lecce; Silvana Errico, sindaca di San Vito dei Normanni; Giuseppe Marchionna, sindaco di Brindisi; Marco Calò, assessore alla Cultura del Comune di Mesagne; Mario Criscuolo, presidente di Unesco Brindisi; Cosimo Prontera, direttore artistico del Festival. A coordinare l’evento, il giornalista Antonio Celeste.

Le voci istituzionali: memoria, cultura e comunità
«Quella di Leonardo Leo è una figura che mi affascina profondamente – ha dichiarato Luigi Carnevale, prefetto di Brindisi – e dedicargli un festival significa dare voce, attraverso la musica, alla memoria e all’identità del nostro territorio. Per questo ho accolto con entusiasmo l’idea di ospitare un concerto nella mia residenza sentendomi così ancora più partecipe di questa iniziativa culturale».
«Le radici culturali sono la base su cui costruire un’identità consapevole – ha aggiunto Giuseppe Capoccia, procuratore capo di Lecce –. Iniziative come il Barocco Festival riattivano la memoria storica e restituiscono senso ai segni del passato. Leonardo Leo è uno di questi segni: un genio che ci appartiene e che, attraverso la sua opera, ci ricorda la profondità della nostra terra. Recuperare questa eredità significa riconoscere chi siamo e dare futuro alla nostra storia».
«Mi piace pensare – ha sottolineato Silvana Errico, sindaca di San Vito dei Normanni – che il Festival sia al tempo stesso un attrattore culturale e un motore di produzione culturale. Le Amministrazioni hanno il dovere di valorizzare un patrimonio di memoria che trova in Leonardo Leo un testimone autorevole: un musicista capace, con la sua arte, di interpretare l’impeto vitale di un Sud profondamente ricco e vivo dal punto di vista culturale».

«I luoghi diventano vivi quando la cultura li attraversa – ha spiegato Giuseppe Marchionna, sindaco di Brindisi –. Il Barocco Festival è un modo per dare senso, voce e futuro al nostro patrimonio. Non si tratta solo di ospitare eventi ma di costruire legami tra memoria e presente restituendo ai luoghi il loro ruolo nella vita delle comunità. È da qui che nasce una visione: fare della bellezza uno strumento di identità e sviluppo».
«Il Barocco Festival Leonardo Leo – ha precisato Marco Calò, assessore alla Cultura del Comune di Mesagne – dimostra quanto sia strategico integrare l’offerta culturale su scala territoriale. San Vito dei Normanni, Brindisi, Mesagne e Lecce non sono solo tappe di un programma, ma nodi di una rete che valorizza patrimoni diversi e li mette in dialogo. È nella connessione tra luoghi, pubblico e istituzioni che nasce una visione condivisa, capace di rafforzare l’identità culturale e amplificare la portata delle iniziative».
All’incontro era presente anche Mario Criscuolo, presidente di Unesco Brindisi. «Occorre sempre più ragionare in ottica di sinergia – ha detto – e il Barocco Festival rappresenta un’eccellenza consolidata nella rete delle attività culturali e di valorizzazione delle identità».
«La musica ha il potere straordinario di generare emozioni e, allo stesso tempo, di condividerle – ha concluso Cosimo Prontera, direttore artistico del Festival –. È bello lasciarsi attraversare da ciò che si prova e pensare che, accanto a noi, qualcun altro stia vivendo lo stesso trasporto. È in questo scambio silenzioso tra spettatori che nasce una comunità, anche solo per il tempo di un concerto. Il Barocco Festival è anche questo: un’esperienza collettiva di bellezza che unisce, emoziona e avvicina».

Il programma: stupore, invenzione e tradizione
4 agosto – Buon compleanno Maestro: serata di apertura a San Vito con concerto jazz e barocco al Castello Dentice di Frasso, seguito da festa in via Giudice Sardelli con il Mefitis Duo.
23 agosto – Una Tempesta!: inaugurazione ufficiale con Stefano Montanari e La Confraternita de’ Musici, diretti da Cosimo Prontera, con musiche di Leo, Vivaldi, Matteis e Rameau.
26 agosto – La serva padrona: celebre intermezzo di Pergolesi con Damiana Mizzi, Giuseppe Naviglio, Peppe Barra; regia di Gerardo Spinelli, direzione musicale di Cosimo Prontera.
28 agosto – Fiato alle trombe: serata dedicata alla tromba barocca con Francesco Chiarulli e il Consort Accademia del Santo Spirito, maestro di concerto Luca Ranzato.
31 agosto – The Meeting – Commingling 6: jazz e barocco nel porto vecchio con il Jazz Convention Quartet: Nico Gori, Simone Zanchini, Tommaso Scannapieco, Igor Caiazza.
2 settembre – Il soffio di Partenope: concerto con Paolo Faldi e l’ensemble Polypotron, dedicato alla Napoli barocca e al flauto dolce.

5 settembre – Bona Nocte: doppia esecuzione nella casa circondariale di Brindisi e nelle grotte rupestri di San Biagio con La Bona Hora.
7 settembre – Water Music & Royal Fireworks: musica cerimoniale inglese con La Confraternita de’ Musici diretta da Cosimo Prontera nel Castello Normanno-Svevo di Mesagne.
14 settembre – Passaggi napoletani e londinesi: musica tra ‘500 e ‘600 con La Misticanza e Gianluca Geremia al Castello Dentice di Frasso.
21 settembre – Le guerre… quelle musicali!: concerto nella residenza del prefetto, con Michela Antenucci e La Confraternita de’ Musici.
24 settembre – Quartetto Vetter: esecuzioni di Stamitz, Eybler, Mozart e Vetter nella chiesa di Sant’Anna a Lecce.
27 settembre – Tientos, toccate e danze per organo: concerto organistico di Susana Garcia Lastra nella chiesa Matrice di Mesagne.
28 settembre – Io Credo: prime esecuzioni moderne di Fago e Leo, con Luigi Leo, il Coro Giovanile Pugliese e l’Orchestra Giovanile Magna Grecia.
4 ottobre – Twenty, Thirty & Forty Fingers: concerti per più clavicembali di Bach e Vivaldi con Prontera, Benedetti, Molardi, Clemente al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi.
19 ottobre – In lode della B.ma Vergine del Rosario: oratorio di Leonardo Leo nella Basilica di Santa Maria della Vittoria, con La Confraternita de’ Musici diretta da Cosimo Prontera.