Intervento record al femore su paziente di 104 anni

Intervento su femore di una equipe di medici, immagine generata con Dall-E

Al Camberlingo di Francavilla Fontana operata una donna ultra-centenaria: dopo 48 ore è già in piedi per iniziare la fisioterapia

di Antonio Portolano

FRANCAVILLA FONTANA (BRINDISI) – Una donna di 104 anni è stata sottoposta con successo a un delicato intervento al femore all’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. Un caso eccezionale che diventa simbolo di eccellenza clinica, lavoro di squadra e umanità nella sanità pubblica brindisina.

Un intervento che diventa record: femore ricostruito a 104 anni

A dare l’annuncio è il dottor Aldo Casto, direttore dell’unità operativa di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale Camberlingo. Nei giorni scorsi, una paziente di ben 104 anni è stata operata per una riduzione di frattura al femore. A distanza di sole 48 ore dall’intervento, la paziente è stata rimessa in piedi per iniziare il percorso riabilitativo di fisioterapia, una prontezza che sorprende e incoraggia.

«Questo genere di intervento – spiega il dottor Casto – di per sé rientra ormai nella routine, ma eseguito su una paziente di 104 anni corrisponde a un record».

Il caso assume così un valore medico e umano di rilievo nazionale, sottolineando quanto sia importante affrontare anche le sfide più ardue con un’organizzazione sanitaria preparata e multidisciplinare.

Un lavoro di squadra che valorizza l’eccellenza sanitaria

Fondamentale per la riuscita dell’intervento è stato il coordinamento tra diverse unità ospedaliere. Oltre all’équipe di Ortopedia, ha partecipato attivamente la Struttura di Anestesia e rianimazione, diretta dal dottor Pietro Fedele, con il supporto determinante dei reparti di Cardiologia e Radiologia.

«Un lavoro di squadra – aggiunge il dottor Fedele – svolto grazie anche alla professionalità di tutto il personale della sala operatoria che non ha fatto mancare il prezioso apporto affinché la paziente ricevesse tutte le attenzioni che un caso del genere merita».

Le sue parole evidenziano l’importanza del fattore umano, oltre a quello clinico, nella gestione di situazioni tanto delicate: in particolare quando si tratta di pazienti così anziani, ogni fase – dalla valutazione preoperatoria al post-intervento – richiede attenzione, esperienza e sensibilità.

Decorso post-operatorio positivo: la paziente torna in piedi

La paziente ha superato brillantemente l’operazione e il decorso post-operatorio è stato definito «tranquillo e senza intoppi» dal personale sanitario. Dopo appena due giorni dall’intervento, è stata rimessa in piedi per iniziare la fisioterapia, con l’obiettivo di tornare al più presto a casa e riprendere la sua quotidianità.

Un risultato clinico che non solo restituisce mobilità e dignità alla paziente, ma conferma anche la validità dei protocolli e delle pratiche adottate al Camberlingo per il trattamento delle fratture in pazienti ultra-fragili.

Asl di Brindisi: «Un esempio di umanità e competenza»

Il direttore generale della Asl di Brindisi, Maurizio De Nuccio, ha espresso parole di grande apprezzamento per l’intervento e per tutto il personale coinvolto.

«Ringrazio tutti i professionisti – sottolinea il direttore generale De Nuccio – che hanno reso possibile questo risultato. Si tratta di un intervento straordinario che testimonia non solo l’eccellenza professionale degli operatori sanitari, ma anche l’umanità e la cura che ogni giorno vengono dedicate a tutti i pazienti».

La dichiarazione del direttore generale riassume perfettamente il valore di questa esperienza: non solo un successo tecnico, ma un esempio concreto di come la sanità pubblica possa e debba essere al servizio della persona, anche nelle condizioni più critiche e avanzate.

In Italia aumentano i centenari: una sfida per la sanità

Secondo i dati ISTAT, in Italia nel 2024 le persone di 100 anni e oltre erano 22.085, di cui ben 19.735 donne. Il trend è in crescita costante, con un aumento del 33% rispetto al 2019. L’età media si alza e le strutture sanitarie si trovano di fronte a nuove esigenze cliniche e assistenziali. La longevità, se ben gestita, non è solo una conquista, ma anche una sfida strutturale.

In questo scenario, l’intervento eseguito al Camberlingo su una donna di 104 anni assume un significato ancora più profondo: dimostra che anche in età estreme è possibile intervenire con efficacia e tempestività, a patto che vi siano competenze, tecnologie e una visione integrata della cura.

Tecnica chirurgica e complessità in età estreme

La riduzione di una frattura al femore comporta il riallineamento dei segmenti ossei e la loro stabilizzazione tramite mezzi di sintesi come viti, placche o protesi. In pazienti molto anziani, la procedura si complica per la fragilità ossea (osteoporosi), il rischio anestesiologico e la gestione di comorbidità cardiologiche o metaboliche.

Proprio per questo, l’intervento su una persona di 104 anni richiede un approccio multidisciplinare meticoloso, che includa valutazione cardiologica, imaging accurato e un’anestesia mirata e prudente. L’obiettivo è sempre quello di garantire una ripresa funzionale, senza esporre il paziente a rischi sproporzionati.

Il fatto che la paziente sia stata messa in piedi dopo 48 ore testimonia la qualità dell’approccio adottato e la precisione dell’intervento.

Una riflessione etica: la dignità oltre il secolo

L’intervento al femore su una paziente di 104 anni non è solo una notizia medica. È anche una dichiarazione di intenti. È il segno che ogni vita, a qualsiasi età, merita attenzione, rispetto, investimento. Troppo spesso, i pazienti ultra-anziani vengono considerati “non operabili” o “fuori target”. Ma esperienze come quella del Camberlingo dimostrano che la medicina moderna può – e deve – includere, non escludere.

In un tempo in cui la sanità è spesso misurata in termini di costi e prestazioni, operare con successo una centenaria è anche un atto di umanità. È una scelta che dice: nessuno è troppo vecchio per ricevere cure adeguate.

Il Camberlingo si conferma punto di riferimento per l’ortopedia

L’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana si conferma così centro di riferimento nella provincia di Brindisi per gli interventi ortopedici complessi, grazie a una sinergia costante tra medici, infermieri, tecnici e personale ausiliario. L’evento che ha visto protagonista una donna di 104 anni non è solo una notizia straordinaria, ma il simbolo di una sanità capace di coniugare innovazione, organizzazione e profondo rispetto per la persona.

Un risultato che merita visibilità, per restituire fiducia ai cittadini e per ricordare che dietro ogni operazione ben riuscita c’è una squadra affiatata, una struttura preparata e una visione che guarda sempre avanti.

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