Il silenzio delle ombre incanta Brindisi

Il silenzio delle ombre, mostra di Antonio Schiavano

Fino al 10 settembre 2025 Antonio Schiavano torna nella sua città natale con una mostra antologica che indaga luce, corpo, memoria e identità

di Antonio Portolano

BRINDISIPalazzo Granafei-Nervegna, nel cuore di Brindisi, accoglie il ritorno di uno dei più affermati fotografi italiani contemporanei: Antonio Schiavano. Con la mostra antologica “Il Silenzio delle Ombre”, in programma dal 20 luglio al 10 settembre 2025, il fotografo fine-art celebra oltre quarant’anni di carriera. L’evento, patrocinato dal Comune di Brindisi, dalla Provincia di Brindisi e dalla Regione Puglia, rappresenta un tuffo profondo nelle radici artistiche e personali dell’autore, cresciuto proprio nella città pugliese.

La mostra è un ritorno alle origini e un omaggio alla bellezza imperfetta

In oltre 150 opere esposte nelle 12 sale del palazzo storico, si dispiega un percorso visivo e concettuale che affronta i temi della luce, dell’assenza, del corpo, della memoria e dell’identità, con una forza espressiva che travalica i confini della fotografia convenzionale.

La potenza della fotomorfia: quando l’immagine si fa materia viva

Cuore pulsante dell’intera esposizione è la Fotomorfia, linguaggio artistico originale e distintivo che Antonio Schiavano ha coniato fondendo fotografia e manipolazione materica. In questa tecnica innovativa, l’immagine viene abrasa, corrotta, dipinta, scavata, fino a diventare esperienza fisica e sensoriale.

Attraverso solventi, strappi, pittura, l’opera fotografica si trasforma in un oggetto vivo, portatore di senso, riflessione e poesia. L’autore lo definisce un modo per «vedere oltre», per restituire alla fotografia il suo potenziale narrativo e spirituale.

La mostra si rivela così immersiva e multidimensionale, concepita per coinvolgere il visitatore in un dialogo intimo con le immagini e i materiali, spingendolo a guardare il mondo con occhi nuovi.

Un viaggio tra progetti iconici, memoria e nuove visioni

Il Silenzio delle Ombre” propone al pubblico otto serie fotografiche tra le più significative del lavoro di Antonio Schiavano.

Languishing”, nata durante la pandemia, esplora lo smarrimento emotivo e lo stato di sospensione che ha caratterizzato l’esperienza collettiva di quegli anni.

L’Attesa” è un racconto profondo e poetico sulla forza e vulnerabilità della femminilità, mentre “Riflessi” e “Dysmorphia” indagano il rapporto tra corpo, percezione e identità.

Il progetto “The Beauty and the Bane”, già ampiamente esposto e discusso, rappresenta una potente critica ai modelli estetici imposti dai media e dai social network.

Di grande impatto anche la sezione dedicata al Percorso professionale, che presenta una selezione di lavori realizzati in 35 anni di fotografia pubblicitaria nei settori beauty e still life, rivelando il talento tecnico e l’eleganza compositiva dell’autore.

Completano il percorso “Amarcord”, omaggio visivo alle origini brindisine di Schiavano, e la serie “Il Silenzio delle Ombre”, che restituisce una visione intima e lirica del paesaggio pugliese, carico di luce e memorie.

Antonio Schiavano: una vita per l’arte della fotografia

Antonio Schiavano inizia la sua avventura nel mondo della fotografia nel 1981, a soli 17 anni, con una reflex Ricoh Kr 10 regalatagli dal padre. Nato a Brindisi, si distacca fin da subito dalla tradizione fotografica locale, dominata dai servizi matrimoniali, scegliendo un percorso artistico indipendente e ambizioso.

Dopo i primi studi sullo still-life, senza l’uso del flash e con luci autocostruite, entra a far parte del Circolo Fotografico Grandangolo di Brindisi, luogo in cui trova stimoli e mentori. Nel 1988, da autodidatta, si presenta a Milano con il suo primo book: due mesi dopo l’Art Director Giancarlo Rovagnati gli affida il primo incarico professionale.

Importante l’incontro con Renato Marcialis, collega e amico con cui condivide tuttora gli studi 10 Watt. Da lui apprende la disciplina del mestiere, che trasmetterà poi durante la sua lunga esperienza come docente in accademie e workshop.

Nei suoi laboratori, Schiavano non insegna tecnica, ma metodo e visione, guidando i partecipanti a trovare la propria voce. Molti dei suoi ex studenti sono oggi fotografi affermati.

Una carriera tra mostre internazionali e progetti editoriali

Il lavoro di Antonio Schiavano è stato esposto in alcune delle più importanti fiere e rassegne d’arte, tra cui (un)fair a Milano, Festival OFF di Arles in Francia, Lucca Art Fair, Milano Art Week e The Phair a Torino.

Le sue opere sono state pubblicate su riviste come ImageMag, Corriere della Sera, Art & Glamour magazine, e incluse in cataloghi e volumi monografici, tra cui il recente “Ri-nascita” e “The Beauty and the Bane”.

La mostra a Brindisi: date, sede e informazioni utili

“Il Silenzio delle Ombre” è visitabile dal 21 luglio al 10 settembre 2025 presso il Palazzo Granafei-Nervegna, in Via Duomo 20, Brindisi. L’inaugurazione si è tenuta ieri alla presenza dell’artista, presentata dal giornalista Vincenzo Sparviero e moderata dal collega Mimmo Saponaro legato all’artista da una lunga amicizia oltre che da una passione comune.

L’esposizione sarà aperta tutti i giorni dalle 8 alle 20 e l’ingresso è libero. Un’occasione imperdibile per scoprire il percorso artistico di uno dei maestri contemporanei della fotografia italiana, attraverso una mostra che unisce radici, sperimentazione e poesia visiva.

Un’esposizione da vivere e condividere

“Il Silenzio delle Ombre” non è solo una mostra: è un invito a vedere con occhi nuovi, ad abbracciare l’imperfezione, a riconoscere la bellezza che resiste anche quando si spezza.

Per tutti gli appassionati di fotografia fine-art, per chi ama l’arte che interroga e commuove, per chi cerca un’esperienza estetica autentica e coinvolgente, questa esposizione rappresenta un punto di riferimento assoluto.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale dell’artista: www.antonioschiavano.com

Un artista che lascia il segno

Antonio Schiavano non è solo un fotografo. È un artista visivo, un innovatore, un narratore di immagini, ma anche un insegnante, un uomo che condivide, trasmette, forma. Nei suoi studi 10 Watt a Milano, tra luce, colore e composizione, ha dato vita a uno spazio creativo e a una rete di talenti in continua evoluzione.

La sua arte non si limita a rappresentare, ma trasforma, plasma, scolpisce, rendendo ogni scatto un oggetto concettuale, una finestra sull’invisibile.

“Il Silenzio delle Ombre” ne è la prova definitiva: un capitolo antologico, sì, ma anche un manifesto di poetica e identità, in cui passato e presente si intrecciano sotto la luce tagliente di una visione unica.

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