«La trazione è basata sul ciclo dell’acqua: nessun inquinante, solo energia pulita». Il 22 agosto a Chemnitz c’è l’H2 Gran Prix Pro
di Antonio Portolano
BARI – A un mese dalla gara internazionale in Germania, l’Università del Salento ha presentato ufficialmente il suo gioiello tecnologico: Hyla, la vettura a idrogeno progettata dagli studenti del team UniSalento Hydro Project, in gara il prossimo 22 agosto a Chemnitz, alle World Finals dell’H2 Gran Prix Pro. L’evento di presentazione si è tenuto il 22 luglio presso il Palazzo dell’Acqua di Bari, alla presenza del team, della professoressa Teresa Donateo, dei vertici dell’ateneo e dei rappresentanti di Acquedotto Pugliese e delle aziende sponsor. Una giornata dedicata alla ricerca, all’energia pulita e alla sfida concreta per la mobilità sostenibile.

Hyla, l’auto a idrogeno che nasce a Lecce
Il prototipo che correrà in Germania nella categoria H2 Prototype si chiama Hyla, un nome che unisce l’identità salentina a una visione globale. ‹‹Hyla›› deriva infatti da un termine in dialetto che significa ‹‹eccola››, mentre le lettere iniziali ‹‹Hy›› richiamano l’idrogeno, elemento chiave della propulsione della vettura.
Sviluppata all’interno del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, la vettura è alimentata esclusivamente a idrogeno, senza batterie, come richiesto dal regolamento della competizione. Il cuore del sistema è una Fuel Cell H30, in grado di erogare 8,4 volt e 3,6 ampere in corrente continua, grazie all’uso di due hydrostick collegati. Il controllo e la telemetria sono gestiti da una ECU (Unità di Controllo Elettronica) integrata sul dorso del veicolo, che monitora in tempo reale le prestazioni durante la gara. La manutenzione e la sostituzione degli hydrostick avverranno nel PIT, la zona box prevista dal tracciato.

Un laboratorio di sostenibilità e innovazione
La gara H2 Gran Prix Pro, organizzata da Horizon Educational, vedrà sfidarsi team universitari e scolastici da tutto il mondo in una corsa di sei ore con vetture in miniatura alimentate da celle a combustibile. L’obiettivo è avvicinare studenti e studentesse alla mobilità sostenibile, alla ricerca e alle tecnologie energetiche pulite, promuovendo al contempo il lavoro di squadra, l’innovazione applicata e l’educazione ambientale.
Il team UniSalento Hydro Project, che rappresenterà l’Italia nella competizione, è composto da sette studenti di Ingegneria Meccanica e dei Materiali, coordinati scientificamente dalla professoressa Teresa Donateo.

‹‹Il nostro team di studenti ha lavorato arduamente per mettere insieme e poi ottimizzare il kit fornito dagli organizzatori della competizione. Nel nostro veicolo, l’idrogeno prodotto dall’acqua restituisce la sua energia nella cella combustibile producendo di nuovo acqua, quindi si tratta di un sistema di trazione basato interamente sul ciclo dell’acqua e che non produce alcuna sostanza inquinante›› ha spiegato la professoressa Donateo durante la presentazione.
Dichiarazioni, visione e futuro della mobilità sostenibile
Tra gli interventi più significativi della giornata, quello del presidente di Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia, main sponsor del progetto, che ha dichiarato: ‹‹AQP ha deciso di essere parte attiva nella strategia regionale #H2OPuglia2030, integrando in maniera efficiente e sostenibile la produzione di idrogeno con i propri processi di depurazione. Per questo motivo, sosteniamo con convinzione il progetto H2GP Pro, che consente di sviluppare competenze tecniche necessarie all’implementazione della filiera dell’idrogeno, per la quale gli studenti e le studentesse di oggi giocheranno un ruolo da protagonisti››.

Presente anche il direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Antonio Ficarella, che ha sottolineato: ‹‹Questa integrazione fra acqua, trasporti ed energia è molto importante se vogliamo muoverci verso un futuro realmente sostenibile e considerando anche la necessità di crescita sociale ed economica delle nostre comunità, dei nostri territori, dei nostri giovani››.

A rappresentare il lavoro concreto del team, gli studenti Davide De Lorenzis e Graziano Natalini hanno raccontato: ‹‹Il veicolo è frutto del lavoro incessante di sette studenti di Ingegneria Meccanica e dei Materiali che hanno contribuito all’assemblaggio di una cella combustibile alimentata interamente a idrogeno, grazie alla quale la trazione è totalmente elettronica, senza ausilio di batterie o di altri dispositivi di accumulo. L’obiettivo è usare questo tipo di trazione per veicoli ultraleggeri o comunque per spostamenti ripetuti sviluppando tecnologie sostenibili basate sull’utilizzo di acqua bidistillata, da convertire in idrogeno puro, per movimentare i veicoli. Il team, coeso e dinamico, è la nostra forza››.

Partner e alleanze per l’innovazione sostenibile
Il progetto Hyla è il risultato di una sinergia tra università, istituzioni e mondo produttivo. Oltre al supporto di Acquedotto Pugliese, hanno sponsorizzato l’iniziativa anche aziende leader nel settore: COG – Heat Exchange Solutions, Techemet, Nabla Tecnologie e Assister Tech Solutions. Una rete che dimostra come la transizione ecologica richieda un’alleanza concreta tra ricerca scientifica e impresa.

L’Università del Salento protagonista del cambiamento
Con la partecipazione all’H2 Gran Prix Pro, l’Università del Salento si conferma tra i protagonisti della transizione energetica sostenibile in ambito accademico. Il progetto Hyla rappresenta un modello educativo che coniuga formazione, sperimentazione e impegno ambientale.

La gara del 22 agosto a Chemnitz sarà molto più di una competizione: sarà una dimostrazione di come le giovani competenze possono guidare il futuro dell’energia pulita.