La startup, accelera verso la produzione industriale del pannello Soleidon per rivoluzionare l’accesso all’energia green e all’acqua potabile
di Antonio Portolano
Green Independence ha compiuto un passo decisivo per trasformare la sua tecnologia in una realtà industriale capace di cambiare il mercato dell’energia rinnovabile e della gestione idrica. L’azienda ha ricevuto l’ammissibilità al bando PIA – Programma Integrato di Agevolazioni della Regione Puglia, che prevede un piano di investimenti pari a 7,5 milioni di euro complessivi, di cui 5,2 milioni come contributi a fondo perduto.

Un traguardo per la filiera dell’innovazione pugliese
L’iniziativa del bando PIA è promossa dalla Regione Puglia insieme con Puglia Sviluppo e nasce con l’obiettivo di sostenere la crescita competitiva di start up innovative e piccole e medie imprese del territorio. Il riconoscimento ottenuto da Green Independence è un passaggio importante, che conferma il valore strategico della tecnologia Soleidon e la capacità dell’azienda di proporre soluzioni concrete per la transizione energetica e la decarbonizzazione.
Soleidon, il pannello multifunzionale
Al centro di questo percorso c’è Soleidon, il pannello solare multifunzionale sviluppato dal team di Green Independence. Si tratta di una tecnologia che consente di integrare in un unico modulo due funzioni fondamentali: la produzione di energia solare e la depurazione o desalinizzazione delle acque, siano esse marine o reflue.
Questo approccio innovativo mira a risolvere contemporaneamente due sfide globali: l’approvvigionamento di energia pulita e l’accesso ad acqua sicura, riducendo l’impatto ambientale e migliorando l’efficienza dei processi.
Soleidon è concepito come una soluzione modulare e scalabile, pensata per adattarsi a contesti diversi, dalle industrie energivore ai piccoli insediamenti isolati, mantenendo sempre l’obiettivo di generare un bilancio energetico positivo.

La procedura di approvazione e le prossime tappe
L’ammissibilità al bando PIA rappresenta un primo passo di natura istruttoria. Green Independence dovrà infatti presentare un progetto esecutivo dettagliato, che includerà la scomposizione puntuale di tutte le spese previste per la realizzazione del piano.
Sarà Puglia Sviluppo a curare l’istruttoria tecnica e verificare che il progetto rispetti i requisiti e i parametri di sostenibilità economica e tecnologica. Soltanto dopo questa fase potrà essere emessa la delibera di concessione definitiva, che sancirà ufficialmente il diritto dell’azienda ad accedere ai fondi a fondo perduto.
Il fabbisogno finanziario e la strategia di raccolta fondi
Tra i requisiti fondamentali per completare l’iter vi è la dimostrazione della capacità finanziaria di Green Independence per coprire la quota non agevolata del piano, pari a 2,3 milioni di euro.
Al momento l’azienda ha già dimostrato una sostenibilità pari a 500 mila euro e ha avviato un nuovo round di raccolta fondi da 7 milioni di euro. Questo piano prevede una chiusura intermedia da 2 milioni di euro entro la fine dell’anno. Raggiungere questo primo obiettivo consentirà di sbloccare i 5,2 milioni di contributi a fondo perduto messi a disposizione dal bando PIA.
I restanti 5 milioni saranno raccolti nella prima metà del 2026, così da finanziare l’espansione della capacità produttiva e sostenere la fase di industrializzazione su larga scala del pannello Soleidon.
Una tecnologia che parte dal Sud e guarda al mondo
La vocazione di Green Independence è costruire un modello di produzione decentralizzato e sostenibile. L’azienda si è posta come missione quella di accelerare l’indipendenza energetica dai combustibili fossili e contribuire a ridurre la scarsità di acqua potabile, partendo da un territorio come il Sud Italia che può diventare un laboratorio di innovazione e una vetrina di riferimento internazionale.
L’ottenimento dell’ammissibilità al PIA rappresenta un segnale importante per l’intero ecosistema dell’innovazione pugliese e per il settore delle energie rinnovabili in Italia.

La dichiarazione di Monticelli
Il fondatore e CEO di Green Independence, Alessandro Monticelli, ha commentato con soddisfazione questo importante riconoscimento: «Siamo lieti dei riscontri molto positivi ricevuti da parte di istituzioni, investitori e aziende partner su Soleidon, che risolve in maniera efficiente e sostenibile uno dei nodi chiave della transizione energetica: la produzione decentralizzata di energia e acqua pulita. L’ammissibilità al PIA è un segnale importante per l’intero ecosistema dell’innovazione: dimostra che una tecnologia nata nel Sud Italia, modulare e scalabile, può essere considerata credibile anche da chi gestisce risorse pubbliche. Ora abbiamo l’obiettivo concreto di finalizzare la delibera entro fine anno, dimostrando la nostra solidità tecnica e finanziaria».

Verso la piena industrializzazione
Con il supporto della Regione Puglia e di Puglia Sviluppo, Green Independence punta a trasformare Soleidon in una piattaforma produttiva capace di generare energia pulita e acqua potabile per imprese, comunità e territori che guardano alla transizione ecologica.
La chiusura del piano di finanziamento e l’approvazione definitiva del progetto saranno i prossimi passi per portare questa tecnologia sul mercato, consolidare la filiera pugliese dell’innovazione green e generare un impatto positivo in termini di occupazione, sostenibilità e competitività.
Soleidon, l’innovazione che imita la natura
Alla base di questo percorso c’è Soleidon, un pannello solare evoluto che integra più funzioni in un’unica piattaforma. La tecnologia si ispira alla foglia artificiale: proprio come una pianta cattura la luce e la trasforma in energia, Soleidon cattura il sole e lo utilizza per produrre elettricità, acqua pulita e idrogeno verde.
Il sistema genera fino a 100 kWh di energia elettrica per ogni metro cubo di acqua trattata, un rendimento superiore rispetto ai 5 kWh di un comune impianto a osmosi inversa. Il calore dissipato dal fotovoltaico alimenta la depurazione e la desalinizzazione, riducendo i costi e migliorando l’efficienza.
In una seconda fase, Soleidon sarà integrato con un microelettrolizzatore off-grid che produrrà idrogeno verde direttamente in loco. Questa combinazione, chiamata New Artificial Leaf, consente di abbattere i costi di produzione dell’idrogeno e la necessità di trasportarlo ad alta pressione.
Il piano industriale per Brindisi
Il cuore del progetto è la costruzione di un grande impianto produttivo a Brindisi. Qui nasceranno le linee di assemblaggio e test dei moduli Soleidon e dei microelettrolizzatori. L’investimento complessivo, comprensivo di ricerca e certificazione, supererà i 20 milioni di euro nei primi quattro anni.
La roadmap prevede l’avvio della progettazione definitiva entro il 2025, la posa della prima pietra nel 2026 e l’avvio della produzione entro il 2028. A regime, lo stabilimento sarà in grado di produrre oltre 100 MW di pannelli multifunzionali all’anno.
Secondo le stime di Green Independence, il progetto genererà 100 assunzioni dirette tra ingegneri, tecnici e personale specializzato. Si aggiungeranno centinaia di posti di lavoro indiretti nell’indotto e nella logistica.

I fondatori e la visione industriale
Green Independence è stata fondata da Alessandro Monticelli, ingegnere industriale e autore dei brevetti della New Artificial Leaf, e Marta Pisani, esperta di marketing e innovazione. I due professionisti brindisini hanno creato una rete di partnership con Athena Industry, CETMA, 3Motive e il Politecnico di Torino.
I finanziamenti e i prossimi passi
Questa ammissibilità si aggiunge a una prima raccolta di 2,5 milioni di euro già ottenuti tra investitori privati e contributi pubblici. Green Independence ha avviato un nuovo round da 7 milioni di euro, indispensabile per coprire la quota non agevolata del piano e per finanziare l’espansione della capacità produttiva.
Entro la fine del 2025, l’azienda dovrà chiudere almeno 2 milioni di euro di capitale per sbloccare i fondi a fondo perduto del bando PIA. La quota residua di 5 milioni sarà raccolta nella prima metà del 2026, così da garantire l’operatività della fabbrica e la produzione su larga scala.
Una rivoluzione decentralizzata
Soleidon rappresenta una nuova idea di produzione energetica: modulare, autonoma e replicabile. La tecnologia è pensata per rendere l’energia pulita e l’acqua potabile accessibili a tutti, anche in contesti isolati o con infrastrutture limitate.
La missione dichiarata di Green Independence è costruire una rivoluzione decentralizzata, in cui ogni impianto diventa un punto di accesso all’energia sostenibile. Un percorso che parte da Brindisi per portare innovazione e occupazione in Italia e nel mondo.