Tre appuntamenti a Caffè Nervegna con artisti che esplorano i confini del suono tra jazz, elettronica, improvvisazione e dialoghi inaspettati
di Antonio Portolano
A Brindisi la musica si fa esperienza viva, trasversale, priva di etichette. Con Fonografie, la rassegna ideata da Vito De Lorenzi, il Caffè Nervegna diventa teatro di incontri sonori inediti, dove l’improvvisazione, l’elettronica e la contaminazione culturale si intrecciano per dare vita a tre serate uniche. Il progetto mette al centro la libertà creativa di musicisti che sfuggono alle categorie, fondendo strumenti acustici e tecnologie contemporanee in una narrazione musicale aperta, intensa e fuori dagli schemi.

Il dialogo istintivo di Giovanni Chirico e Giorgio Distante
Domenica 30 marzo alle ore 20, Giovanni Chirico e Giorgio Distante inaugurano la rassegna con un concerto che è molto più di un’esibizione: è un’esperienza sonora fluida e coinvolgente. Dopo oltre dieci anni di ricerca condivisa, i due musicisti hanno costruito un linguaggio personale che «non è jazz, non è dub, non è techno, non è drum’n’bass, né improvvisazione libera o musica italiana. È semplicemente musica».
In scena si incontrano sax, tromba e basso tuba con sintetizzatori e macchine ritmiche. La performance si sviluppa come un flusso spontaneo, alimentato dall’ascolto reciproco e dall’istinto. Una forma d’arte che si muove tra i generi e li supera, in un continuo dialogo tra fiati e suoni elettronici. Un concerto pensato per chi cerca l’essenza del suono e l’emozione del momento.
Crosstalk: l’intesa sorprendente tra flauto e violoncello
Il secondo appuntamento è previsto per domenica 13 aprile, sempre alle ore 20. Gianluca Milanese e Marco Schiavone portano sul palco Crosstalk, un progetto che nasce dall’incontro tra due background molto diversi e complementari. Milanese è un flautista eclettico, capace di muoversi con naturalezza tra musica antica, jazz e rock progressivo. Schiavone è un violoncellista di formazione classica, recentemente attivo anche nella musica extracolta e popolare.
Il loro concerto è un esperimento dialettico in cui le voci dei due strumenti si confrontano e si fondono. Il repertorio abbraccia epoche e stili differenti, rielaborati attraverso la lente della contemporaneità. «Crosstalk», termine che significa sia dialogo incrociato che interferenza, diventa metafora di un confronto vivo, a volte teso, a volte armonico, sempre stimolante. Un viaggio tra complessità e contaminazione, tra rigore e libertà.

Percussioni, chitarra ed elettronica: il viaggio sonoro di Vito De Lorenzi e Franco Chirivì
Domenica 6 aprile alle ore 20 è la volta del duo formato da Vito De Lorenzi e Franco Chirivì. La loro performance unisce un set ibrido di batteria, percussioni ed elettronica alla chitarra elettrica preparata. Un mix potente e raffinato che attraversa territori sonori diversi: dal jazz al blues, dal rock alle suggestioni della musica indiana.
Il repertorio alterna brani editi e composizioni originali, ma tutto è in costante mutazione. «Le improvvisazioni libere da schemi di ogni tipo modificano talvolta ed in tempo reale l’assetto dei brani», spiegano i musicisti. Il risultato è un flusso musicale immersivo, in cui pedali e loop creano un ambiente sonoro ipnotico, aperto e imprevedibile. Un invito a lasciarsi trasportare, oltre le definizioni.
Un progetto che abbatte i confini tra i generi
Fonografie è più di una rassegna musicale. È un manifesto artistico che celebra la contaminazione, la libertà espressiva e il coraggio di esplorare territori nuovi. Le tre date al Caffè Nervegna di Brindisi offrono al pubblico l’occasione di ascoltare musica autentica, sperimentale, suonata dal vivo con passione e consapevolezza. Un appuntamento imperdibile per chi ama l’arte che osa e sorprende, per chi cerca nella musica un dialogo profondo con l’ignoto.