San Michele Salentino celebra il Festival del Fico Mandorlato: oggi il Fuori Festival, domani cerimonia, Roy Paci & Aretuska, il 31 pizzica
di Antonio Portolano
SAN MICHELE SALENTINO – Il vero sovrano di fine agosto a San Michele Salentino è lui, il fico mandorlato. Un frutto che è identità, memoria e orgoglio, al centro di una festa che da oltre vent’anni non è più solo un evento, ma una tradizione.

Il re della festa
Chi conosce il Festival del Fico Mandorlato sa che non si tratta soltanto di concerti, mostre e degustazioni: è un rito collettivo. Piazza Marconi diventa una grande corte, il fico mandorlato è incoronato “imperatore” e attorno a lui si stringe la comunità, insieme a turisti e curiosi.
Il prodotto simbolo di San Michele è protagonista in ogni dettaglio: negli stand, nelle degustazioni, nella Mostra pomologica che racconta biodiversità e saperi agricoli. Accanto a lui, il territorio mostra la sua bellezza con arte, musica e cucina.
Oggi il Fuori Festival
Il viaggio comincia oggi, venerdì 29 agosto, con il Fuori Festival al Borgo Aijeni. Alle 19 i Muriki afrobeat accendono il tramonto con il loro groove, accompagnati dai drink di Apulian Bar. È l’assaggio perfetto, tra note e calici, per entrare nell’atmosfera della festa.

Domani la cerimonia e la grande musica
Domani, sabato 30 agosto, si entra nel cuore della XXIII edizione. Alle 19 in piazza Marconi si terrà la cerimonia d’apertura, seguita dall’inaugurazione della mostra fotografica «Rovine di Puglia – Memorie nel tempo», curata dall’associazione SUN (Spazi Urbani Nascenti).
Alla stessa ora si apre la Mostra pomologica dell’Orto Botanico del Salento e prende il via la XV edizione della Selezione–Concorso «I Migliori vini di Puglia incontrano il Fico Mandorlato» con AIS Puglia.
Ma l’attesa è tutta per la sera: sul palco salirà Roy Paci con gli Aretuska, in un concerto gratuito che promette energia pura. «Con alle spalle centinaia di eventi, Roy Paci e la sua band propongono uno spettacolo travolgente: un’esplosione di energia, ritmo e contaminazioni musicali. Sul palco daranno vita a un viaggio tra sonorità mediterranee, jazz e world music, trasformando la piazza in una grande festa collettiva».

Domenica tra pizzica e gran finale
Domenica 31 agosto la festa continua con degustazioni, concorso enologico, mostra fotografica e Mostra pomologica dalle 19.
Alle 20 si danza: laboratorio gratuito di pizzica guidato da Fabrizio Nigro, seguito alle 21,15 dallo spettacolo in una grande ronda collettiva. Alle 21,30 concerto di Salvatore Galeanda insieme a Fabrizio Nigro, Mina Vita, Giù Di Meo, Fabio Zurlo, Gianpaolo Saracino, Mario Esposito, Vito De Lorenzi.
Il gran finale alle 23 con Trevize e il suo mix di Electro World Music ed Electro Trad, insieme a Peppo Grassi e Simone Carrino. Durante la serata, l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria a sostegno della Festa Patronale.
Tra fichi, pittura e memoria
Non mancano i momenti culturali: apertura straordinaria della Pinacoteca comunale dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 23, con opere del Novecento italiano e percorsi dedicati al fico e al fico mandorlato. Un segno di come la festa non sia solo spettacolo, ma anche memoria e valorizzazione della cultura locale.

Identità e comunità
Il Festival è organizzato dal Comune di San Michele Salentino e da Puglia Hortus, con il sostegno di Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Camera di Commercio Taranto–Brindisi, GAL Alto Salento, insieme ai Comuni aderenti alla Rete delle Città del Fico – Ficus Net.
Ma ciò che rende unica la manifestazione è la partecipazione della comunità. Oggi a occuparsi dell’organizzazione ci sono i giovani, “I fighetti”, che hanno raccolto il testimone dalle generazioni passate. Per loro, come scrivono gli organizzatori, il Festival è «identità di un territorio… in una rete di cultura almeno mediterranea».
Un rito che cresce ogni anno
Il Festival del Fico Mandorlato non è solo una vetrina enogastronomica: è un abbraccio collettivo che unisce musica, danza, arte e tradizione. È la Puglia che si racconta e si rinnova, anno dopo anno, attraverso il suo frutto più dolce e simbolico. Le note organizzative sottolineano anche un dettaglio rassicurante: «Non piove in queste due serate». Segno che il cielo stesso sembra voler benedire questa festa. Chi c’è già stato lo sa: non si partecipa al Festival, si torna al Festival.