Classiche Forme, Le Costantine e Sylva, musica per rinascere

La meraviglia della musica nella natura incanta Casamassella

Un evento unico tra arte e natura per riforestare il Salento ferito dalla Xylella, con la voce di grandi interpreti internazionali

di Antonio Portolano

CASAMASSELLA (UGGIANO LA CHIESA – LECCE) – Nel cuore della terra salentina, tra le fronde dei lecci secolari e i profumi della macchia mediterranea, la musica si prepara a diventare un’onda di bellezza e rinascita. Martedì 15 luglio, la Fondazione Le Costantine a Casamassella accoglierà «Classiche Forme per Fondazione Sylva», un concerto che non è solo un’esperienza artistica, ma un atto d’amore per il paesaggio ferito dalla Xylella fastidiosa. Un appuntamento che intreccia armonie, emozioni e la visione di un futuro più verde.

Quando la musica accende la speranza

In un tramonto d’estate, il Salento farà da scenografia a una serata che promette di lasciare il segno. La Fondazione Sylva, la Fondazione Le Costantine e Classiche Forme rinnovano un’alleanza che unisce la forza del linguaggio musicale all’impegno concreto per la rigenerazione ambientale. Ogni nota che risuonerà tra i boschi di Le Costantine contribuirà a piantare nuovi alberi nei territori devastati dal batterio che ha sconvolto l’olivicoltura salentina.

La magia prenderà vita in un luogo speciale: 33 ettari di natura incontaminata a due passi dall’abitato di Casamassella, dove la Fondazione Le Costantine custodisce tradizioni antiche, come la tessitura artigianale, e si fa laboratorio permanente di agricoltura biodinamica, ospitalità e cultura.

La storia visionaria della Fondazione Le Costantine

La Fondazione Le Costantine nasce dall’ispirazione e dall’impegno delle donne della famiglia De Viti De Marco, che all’inizio del Novecento sognarono un luogo dove la cultura, l’agricoltura e la solidarietà potessero incontrarsi. Nel cuore del Salento, la tenuta di 33 ettari si è trasformata in un laboratorio di bellezza e sostenibilità.

Oggi la Fondazione Le Costantine tutela la tessitura tradizionale salentina con un laboratorio che accoglie artigiane e visitatori, promuove la formazione professionale, ospita eventi culturali e sperimenta pratiche di agricoltura biodinamica.

Tra le querce e i lecci secolari, ogni giorno si rinnova un’idea semplice e potente: la terra e l’arte possono essere strumenti di riscatto e di futuro per la comunità.

Un cast stellare per un programma memorabile

Sul palcoscenico saliranno interpreti di prestigio internazionale. Beatrice Rana, pianista e direttrice artistica del festival Classiche Forme, guiderà un ensemble di musicisti straordinari. Accanto a lei, il soprano Giuliana Gianfaldoni, voce delicata e luminosa che ha conquistato i più importanti teatri del mondo.

Il pubblico potrà ascoltare gli otto violoncellisti Brannon Cho, Ettore Pagano, Ludovica Rana, Marcello Sette, Daniele Ferraro, Giorgio Lucchini, Arianna Di Martino e Marco Mauro Moruzzi. Insieme, daranno vita a un itinerario sonoro che attraversa un secolo di musica e di emozioni, da Claude Debussy a Kurt Weill, dalle raffinate melodie francesi al fascino senza tempo delle «Bachianas Brasileiras» di Heitor Villa-Lobos, fino alla travolgente energia di «Violoncelles, vibrez!» di Giovanni Sollima.

La serata del 15 luglio sarà dedicata alla vocalità, celebrando la voce come strumento di espressione profonda e universale.

L’arte che si trasforma in alberi

La musica di Classiche Forme, fin dalla sua nascita nel 2017, ha trovato casa tra dimore storiche, giardini e cortili antichi, regalando al pubblico la possibilità di vivere concerti immersi nella bellezza del Salento. Con la collaborazione della Fondazione Sylva, questa vocazione ha assunto un nuovo significato: far sì che ogni evento sia un gesto concreto di cura e riparazione del paesaggio.

Parte del ricavato del concerto sarà destinato a un intervento di riforestazione, per restituire vitalità a un territorio che la Xylella fastidiosa ha devastato. È un progetto che unisce passione artistica e responsabilità ambientale, in cui ogni spettatore diventa protagonista di un cambiamento tangibile.

La Fondazione Sylva, nata per rigenerare i paesaggi italiani attraverso la piantumazione e l’educazione alla sostenibilità, sottolinea che la cultura può diventare motore di trasformazione collettiva.

L’anteprima tra musica e natura

Il percorso verso la serata del 15 luglio è iniziato già domenica 29 giugno quando, sempre nella tenuta Le Costantine, si è svolta la visita guidata a uno dei terreni che la Fondazione Sylva ha riforestato. Durante l’evento, i giovani dell’orchestra SMA – Sistema Musica Arnesano, progetto di educazione musicale promosso dall’associazione Opera Prima, pianteranno nuove piante e offriranno un breve concerto davanti ai nuovi alberi, simbolo di un futuro che si può ancora cambiare.

Un festival che cresce grazie al sostegno di istituzioni e partner

Il festival Classiche Forme si svolgerà dal 13 al 20 luglio 2025. La manifestazione è organizzata dall’associazione musicale Opera Prima, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura e della Regione Puglia, e in collaborazione con Provincia di Lecce, Città di Lecce, Università del Salento, Terre del Capo di Leuca e Polo Biblio-museale di Lecce. Il concerto del 15 luglio è realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo, partner di Fondazione Sylva.

Le voci dei protagonisti

Beatrice Rana ha affermato: «La musica è una forma di dialogo universale che può sensibilizzare su temi importanti come la tutela del paesaggio e il rispetto dell’ambiente».

La Fondazione Sylva ha dichiarato: «Crediamo che la cultura possa essere il motore di un cambiamento reale e che la rigenerazione dei territori passi anche dall’arte e dalla partecipazione collettiva».

Come partecipare

I biglietti per «Classiche Forme per Fondazione Sylva» sono già disponibili online al seguente link:
https://www.vivaticket.com/it/ticket/classicheforme-per-fondazione-sylva/264454

Per informazioni dettagliate e aggiornamenti sul programma completo, è possibile consultare il sito ufficiale www.classicheforme.com