Cantine con Appia, il vino racconta l’anima dell’antica via

Un ponte ideale tra-via Appia e vino per raccontare un percorso culturale millenario Immagine generata con Dall-E

Le cantine brindisine unite per promuovere il paesaggio, la storia e il vino lungo il tratto terminale della Via Appia, ora Patrimonio Unesco

di Antonio Portolano

BRINDISI – Un cammino millenario che parla di vino. Un anno dopo lo storico riconoscimento della Via Appia come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, le cantine del territorio brindisino si mobilitano per scrivere un nuovo capitolo nella storia di questo straordinario asse culturale. Ieri, in occasione dell’anniversario dell’inserimento della Via Appia nella prestigiosa lista UNESCO, le principali realtà vitivinicole della zona si sono ritrovate per condividere una visione comune: usare il vino come chiave per raccontare, valorizzare e rendere viva una terra dove la storia si intreccia con il paesaggio e la cultura contadina.

L’obiettivo è ambizioso ma concreto: far nascere, lungo il tratto terminale dell’Appia Antica che attraversa il brindisino, una vera e propria identità condivisa del vino legata alla storia e al paesaggio. Un’identità capace di attrarre, emozionare e lasciare un segno in chi sceglie di percorrere questi luoghi in cerca di autenticità.

Le cantine brindisine si uniscono attorno all’Appia

Sono sette le aziende che hanno deciso di condividere questo percorso: Tenute Rubino, Risveglio Agricolo, Masciullo, Tenute Lu Spada, Cantina Incantalupi, Tenute Bellamarina e Cantina Botrugno. Realtà diverse tra loro per dimensioni, stile produttivo, storia aziendale. Ma tutte accomunate da un legame profondo con il territorio e dalla volontà di raccontarlo attraverso il vino.

Nel corso dell’incontro è emersa una consapevolezza chiara: la viticoltura locale non è un fatto recente. È parte viva del paesaggio del Salento e della provincia di Brindisi, ne rappresenta la storia agricola e le radici culturali. Una vocazione che va oltre la produzione: è narrazione identitaria, è senso di appartenenza, è proposta culturale.

Vino, paesaggio e turismo: una nuova narrazione territoriale

Le aziende brindisine puntano a costruire un vero e proprio sistema integrato di valorizzazione, che coinvolga non solo il settore vitivinicolo ma anche enti pubblici, associazioni culturali, attori economici e realtà ambientaliste. L’idea è quella di strutturare un modello che metta insieme vino, storia, cultura e paesaggio.

Un elemento centrale sarà l’enoturismo. Il tratto terminale dell’Appia Antica attraversa vigne, masserie, paesaggi incontaminati. È un luogo che offre tutto quello che oggi cercano i viaggiatori consapevoli: autenticità, natura, bellezza, storia. E vino. Un vino che racconta questi luoghi meglio di qualsiasi guida turistica.

Una visione condivisa, un’identità riconoscibile

Il progetto, ancora in fase di costruzione, punta a creare un’identità forte e riconoscibile. Le cantine non rinunceranno alla propria individualità produttiva, ma uniranno le forze per costruire una narrazione coerente e comune.

Un linguaggio condiviso che è già stato individuato: il vino. Un vino autentico, vivo, radicato nella terra e nella storia, capace di rappresentare il Salento nel mondo.

Come dichiarano congiuntamente tutte le cantine coinvolte: «Il nostro impegno è crescere insieme, mantenendo ciascuno la propria identità, ma unendo le forze per raccontare al mondo la storia millenaria di Brindisi e del Salento. Il vino sarà il nostro linguaggio: autentico, vivo, profondamente radicato in questa terra».

Un patto tra passato e futuro

Il riconoscimento UNESCO rappresenta un punto di svolta e una grande responsabilità. Per questo, le cantine hanno scelto di riaggiornarsi periodicamente, con l’obiettivo di definire azioni concrete, eventi, iniziative e strumenti promozionali coerenti con i valori espressi dal riconoscimento.

Tenute Lu Spada, tra i protagonisti del progetto, si conferma anche in questo caso realtà capace di fare rete e di immaginare il futuro a partire dalle radici. L’azienda, da sempre impegnata nella valorizzazione del territorio e nella produzione biologica, è anche promotrice del Wine Club Appia Antica, del ciclo culturale Libri in vigna e di esperienze enoturistiche lungo la Via Appia, nel cuore del Brindisino.