Brindisi guida Parsmo, progetto europeo sulla mobilità

Palazzo Nervegna un momento dei lavori

Brindisi capofila di Parsmo, iniziativa Interreg Europe per nuove politiche di parcheggio e mobilità condivisa in città

di Antonio Portolano

Brindisi entra da protagonista nella rete delle città europee che stanno ripensando il proprio futuro urbano. Con PARSMO – Parking Policies for Shared Mobility, progetto finanziato dal Programma Interreg Europe 2021–2027, il Comune pugliese è stato scelto come capofila di una partnership internazionale che comprende Belgio, Polonia, Grecia, Svezia e Serbia.

L’iniziativa ha un obiettivo preciso: ridurre l’impatto dei veicoli privati, liberare spazio pubblico e incentivare l’uso di mobilità condivisa e soluzioni innovative di parcheggio. In molte città europee, come a Brindisi, l’aumento delle automobili ha reso più urgente la necessità di politiche capaci di bilanciare le esigenze dei cittadini con la sostenibilità ambientale. Parsmo nasce per rispondere a questa sfida con strumenti concreti e condivisi a livello europeo.

Una città laboratorio per la transizione

La scelta di Brindisi non è casuale. La città è al centro di un percorso di transizione industriale ed energetica che richiede nuove soluzioni di mobilità, meno inquinanti e più vicine alle esigenze quotidiane di residenti e visitatori. Il progetto Parsmo si integra con il PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che rappresenta lo strumento di pianificazione più importante per il futuro del sistema dei trasporti locali.

Accogliendo le delegazioni internazionali nella sala “Gino Strada” di Palazzo Granafei-Nervegna, il sindaco Giuseppe Marchionna ha ribadito il valore strategico di questo percorso: «Come realtà impegnata in una delicata transizione industriale, Brindisi ha anche l’urgente compito di guidare la propria transizione ambientale ed energetica, trasformando i vincoli del passato in opportunità per un futuro più sostenibile».

Il primo cittadino ha ricordato il ruolo storico di Brindisi come “porta d’Oriente”, crocevia di popoli e culture, ma ha sottolineato anche le nuove urgenze: «Come tante altre città europee, affrontiamo sfide importanti: ridurre il peso delle auto private, migliorare la qualità dell’aria, restituire spazio pubblico ai cittadini, rendere la mobilità più accessibile e più verde».

Le parole del sindaco Marchionna

Il sindaco ha chiarito perché Parsmo rappresenta un’opportunità concreta per il territorio: «La mobilità condivisa è parte della soluzione, ma senza regole chiare e senza politiche intelligenti di gestione della sosta e dello spazio urbano il suo potenziale non può esprimersi pienamente. Con voi – partner provenienti da Belgio, Polonia, Grecia, Svezia e Serbia – vogliamo condividere idee, esperienze e buone pratiche, per imparare gli uni dagli altri e costruire insieme politiche migliori».

Guardando al futuro, Marchionna ha evidenziato gli obiettivi a medio termine: «Per Brindisi sarà l’occasione di rafforzare il nostro Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, di sperimentare soluzioni innovative e di portare benefici concreti ai cittadini. Naturalmente sappiamo che non sarà semplice: cambiare le abitudini richiede tempo, dialogo e partecipazione. Ma siamo sicuri che, con il supporto di una rete europea così forte e motivata, potremo fare passi importanti verso una città più vivibile e sostenibile».

Il contributo tecnico della dirigente Macchitella

A fianco del sindaco è intervenuta la dirigente comunale Gelsomina Macchitella, che ha spiegato l’impatto operativo di Parsmo: «Il progetto ci consentirà di lavorare sul PUMS, che regola i trasporti pubblici e il sistema dei parcheggi. Speriamo che possa aiutare Brindisi e i partner europei a sviluppare soluzioni per una città più vivibile e più attrattiva. Puntiamo sul trasporto pubblico locale, sulla mobilità condivisa e su modalità alternative che consentano di lasciare l’auto privata».

Macchitella ha sottolineato anche l’importanza del confronto internazionale: «Il partenariato è davvero ricco e il lavoro comune con Serbia, Svezia, Belgio e Grecia è per noi motivo di orgoglio. Lavoreremo insieme per migliorare le nostre politiche urbane, prendendo ispirazione da ciò che in altri Paesi funziona già. Non si tratta di inventare la ruota, ma di imparare da chi ha già trovato soluzioni efficaci e adattarle alla nostra realtà».

I partner europei

Parsmo non si limita a Brindisi, ma coinvolge una rete ampia di realtà istituzionali e accademiche. Dal Belgio sono presenti Ong Autodelen e la Città di Hasselt, dalla Serbia la Città di Kragujevac e la Regione di Kronoberg, dalla Grecia la Regione del Peloponneso e l’Università dell’Attica Occidentale, mentre dalla Polonia partecipa l’Agenzia di Sviluppo Regionale di Rzeszów – RRDA.

Il programma dei lavori, iniziato oggi 16 settembre, proseguirà anche domani 17 settembre con interventi e presentazioni sempre nella sala “Gino Strada” di Palazzo Granafei-Nervegna. Al centro del dibattito ci sono le buone pratiche già adottate in altre città europee, che potranno diventare modelli adattabili anche alla realtà pugliese.

Mobilità e transizione energetica

Il progetto Parsmo si inserisce in un contesto più ampio che riguarda la transizione energetica e ambientale di Brindisi. La città, storicamente legata a un forte polo industriale ed energetico, sta cercando di ridisegnare il proprio futuro puntando su innovazione, decarbonizzazione e nuove competenze. In questo quadro, la mobilità diventa un tassello decisivo: ridurre traffico e inquinamento significa migliorare la qualità della vita, attrarre investimenti e rafforzare il ruolo del territorio come hub europeo della sostenibilità.

Marchionna lo ha ricordato con realismo: «Naturalmente sappiamo che non sarà semplice: cambiare le abitudini richiede tempo, dialogo e partecipazione». Ma la presenza a Brindisi di delegazioni da cinque Paesi europei è già di per sé un segnale di fiducia nella capacità della città di guidare un processo di innovazione e di sperimentazione.

Una sfida condivisa

Parsmo non si limita a proporre nuove regole per i parcheggi o a incentivare il car sharing. La sua ambizione è più ampia: costruire un nuovo modello di città, dove lo spazio pubblico torni a essere vissuto e non occupato dalle auto, dove il trasporto pubblico sia potenziato e la mobilità dolce, a piedi o in bicicletta, diventi un’opzione reale.

Per Brindisi significa rafforzare il proprio ruolo di città laboratorio. Una città che, partendo dalla propria storia di porto mediterraneo e crocevia culturale, oggi guarda all’Europa come partner e come orizzonte. La partecipazione al programma Interreg Europe è la conferma di una scelta strategica: non affrontare da soli i problemi, ma inserirli in una rete internazionale di competenze e soluzioni.

La città come modello europeo

Con Parsmo, Brindisi non solo coordina un progetto europeo, ma si assume la responsabilità di proporre un modello nuovo di mobilità urbana. Dalla pianificazione dei parcheggi intelligenti alla diffusione della mobilità condivisa, passando per il potenziamento del trasporto pubblico e delle alternative sostenibili, la città costruisce un percorso che unisce cittadini, istituzioni e partner europei.

La sfida è complessa, ma la direzione è tracciata: una Brindisi più vivibile, più verde, più attrattiva. Una città che trasforma la transizione da vincolo a opportunità, mettendo la mobilità sostenibile al centro della propria rinascita.