La Fondazione Dieta Mediterranea in visita all’azienda brindisina tra vino, salute, cultura e sostenibilità
di Antonio Portolano
BRINDISI – Tenute Lu Spada ha ospitato, nei giorni scorsi, una delegazione della Fondazione Dieta Mediterranea guidata dalla professoressa Stefania Maggi, presidente dell’ente e figura di riferimento internazionale nel campo della ricerca sull’alimentazione e la salute. Con lei anche Maria Rosaria D’Aprile, già dirigente del Ministero della Salute, Rosario Signore, presidente del Distretto agroalimentare di qualità jonico salentino, e Angela Galasso, membro del Consiglio nazionale della Fondazione Dieta Mediterranea.

Una visita tra vigne e ricerca
L’incontro si è svolto nella suggestiva cornice dell’azienda vitivinicola brindisina, incastonata lungo il tratto terminale dell’antica Via Appia, oggi patrimonio UNESCO, confermando ancora una volta il ruolo di Tenute Lu Spada come luogo di confronto culturale e scientifico tra impresa, territorio e benessere.
Il vino nella dieta mediterranea
Cuore del confronto è stato il ruolo del vino all’interno della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO. Un tema affrontato in una visione complessiva che ha legato il vino alla qualità della vita, alla storia agricola del Mediterraneo e all’identità alimentare dei popoli.
«La Dieta Mediterranea rappresenta l’unità delle diversità gastronomiche, sociali e culturali dei popoli del Mediterraneo» – ha ricordato la professoressa Stefania Maggi, sottolineando l’importanza di creare sinergie tra ricerca, imprese e territorio.

Durante l’incontro si è discusso anche di possibili collaborazioni con la Fondazione Dieta Mediterranea per l’organizzazione, proprio a Brindisi, di un programma condiviso di iniziative culturali, divulgative e scientifiche per promuovere lo stile di vita mediterraneo come modello di benessere, sostenibilità e coesione sociale. Tra le ipotesi emerse anche quella di costituire una sezione territoriale della Fondazione Dieta Mediterranea proprio nella città di Brindisi, con il coinvolgimento di istituzioni, imprese, scuole e cittadini.
Un legame antico e attuale
Tenute Lu Spada, da sempre impegnata nella produzione di vini biologici, attenta alla biodiversità e alla sostenibilità ambientale, ha confermato la propria volontà di partecipare attivamente alla promozione dei valori culturali e nutrizionali legati al vino e al territorio.
Carmine Dipietrangelo, amministratore unico di Tenute Lu Spada, ha sottolineato con convinzione: «Il vino ha una lunga storia nella regione mediterranea, risalente a migliaia di anni fa. Già gli antichi Greci e Romani apprezzavano il vino per le sue proprietà sociali e medicinali. La produzione di vino era diffusa in tutta la regione, e il vino era considerato un elemento importante della dieta mediterranea. Il vino, quando consumato in modo responsabile e moderato, può essere parte di una dieta equilibrata e sana, come ad esempio la dieta mediterranea».

Il vino come ponte tra culture mediterranee
La delegazione della Fondazione ha ribadito il valore simbolico e nutrizionale del vino come elemento identitario e culturale, capace di unire i popoli e le tradizioni del bacino del Mediterraneo. Un prodotto che racconta storie, territori, pratiche agricole sostenibili e saperi condivisi.
Un futuro condiviso
L’incontro con la Fondazione Dieta Mediterranea è stato un momento di alto valore culturale, utile a rafforzare un ponte tra saperi scientifici, tradizione agricola e nuove prospettive per una valorizzazione più consapevole del vino nel contesto di un’alimentazione sostenibile.
A Tenute Lu Spada, ancora una volta, si dimostra che vino, cultura, scienza e territorio possono camminare insieme.