Brindisi laboratorio italiano con I Colori dell’Energia

L'intervento della direttora del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio

Presentata a Bari l’iniziativa, riflettori su decarbonizzazione e ruolo della Puglia tra idrogeno, nucleare, rinnovabili e supply chain

di Antonio Portolano

BARI – Nelle scorse ore, alla Fiera del Levante di Bari, durante il convegno #H2PUGLIA2030, è stata presentata l’iniziativa nazionale “I Colori dell’Energia 2025 – Transition & Supply Chain”, che si terrà dal 9 al 13 ottobre presso la Marina di Brindisi, in concomitanza con lo SNIM – Salone Nautico di Puglia.

Un lancio simbolico e fortemente legato al percorso pugliese sull’idrogeno, avviato già nel 2019, che consolida la visione della Regione come laboratorio avanzato per la transizione energetica.

Dal cuore della Fiera del Levante a Brindisi, capitale dell’energia

La presentazione si è svolta nel quadro del convegno #H2PUGLIA2030 – Stato dell’arte e prospettive di sviluppo. Esperienze in dialogo, organizzato dalla Regione Puglia, dove istituzioni, imprese, università e centri di ricerca hanno condiviso esperienze e strategie per il futuro dell’idrogeno.
Un’occasione che ha messo in luce partnership innovative, come quella tra Regione Puglia e Provincia Autonoma di Bolzano, e la presenza di player nazionali ed europei: ENEA, Ferrovie Sud Est, IIT Hydrogen di Bolzano, DRI Italia, Acciaierie d’Italia, Energie Salentine, Edison – Puglia Green Hydrogen Valley, Cherichem Biopharm, SNAM, Solarind Green, Panita, insieme alle università pugliesi.

In questo scenario, “I Colori dell’Energia” si inserisce come piattaforma nazionale per affrontare non solo le prospettive dell’idrogeno, ma anche l’intero mix energetico necessario al Paese per garantire indipendenza, sostenibilità e competitività.

Un evento costruito dal territorio

Promosso da DITNE e Regione Puglia, con il sostegno di Confindustria nazionale, l’evento gode di un ampio parterre di patrocini: Comune e Provincia di Brindisi, università pugliesi, Unioncamere, Ministero dell’Ambiente e numerosi altri enti.

La costruzione è stata partecipata grazie al Tavolo Territoriale convocato in Prefettura a Brindisi, guidato dal prefetto Luigi Carnevale, che ha visto insieme istituzioni locali, associazioni datoriali e sindacali, università, enti culturali e realtà industriali. Un metodo di lavoro che testimonia come la transizione non sia solo una questione tecnica, ma anche sociale ed economica.

I temi centrali e il programma

“I Colori dell’Energia” propone un percorso in sei panel tematici che affronteranno:

  • rinnovabili e sicurezza energetica,
  • strategie regionali per l’autoproduzione diffusa,
  • eolico off-shore e ruolo del mare,
  • idrogeno come protagonista del mix nazionale ed europeo,
  • supply chain e nuove competenze per le PMI dell’energy industry,
  • nucleare e sicurezza energetica.

L’apertura del 9 ottobre vedrà la presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a conferma del rilievo nazionale dell’iniziativa.

La visione dei promotori

Per Gabriele Menotti Lippolis, presidente di Confindustria Brindisi e presidente de I Colori dell’Energia, l’iniziativa è il modo per riaffermare il ruolo della Puglia e di Brindisi come hub energetico di rilievo nazionale. Lippolis ha sottolineato come il senso dell’evento sia proprio nel nome scelto: l’energia, per garantire indipendenza e sicurezza, deve poggiare su un mix diversificato di fonti, che includa rinnovabili, gas e nucleare. Una sfida che va affrontata con coraggio, senza timori e pregiudizi, mettendo insieme istituzioni, università e comunità scientifica in un confronto aperto.

Arturo De Risi, presidente del DITNE, ha evidenziato come il percorso verso l’indipendenza energetica non sia ancora tracciato in modo chiaro. Per questo, ha spiegato, l’Italia non può permettersi di affidarsi a una sola tecnologia, ma deve abbracciare un ventaglio di soluzioni. La Puglia, che già produce oltre il 10% dell’energia nazionale, diventa quindi il luogo ideale per avviare questa riflessione collettiva.

Brindisi laboratorio dell’energia italiana

Con “I Colori dell’Energia” Brindisi riafferma il proprio ruolo di capitale dell’energia e si propone come laboratorio nazionale della transizione.
Il porto, già retroporto energetico, resta un nodo strategico anche per la riconversione industriale. In parallelo, il territorio punta su nuove competenze e sul rientro dei talenti, per costruire una filiera innovativa e competitiva.

Un percorso che nasce dal territorio ma guarda all’Italia e all’Europa, con l’ambizione di coniugare decarbonizzazione, crescita economica e sicurezza energetica.