I Colori dell’Energia, Brindisi guida la transizione

Un grande evento nazionale per discutere di mix energetico, idrogeno, nucleare e supply chain nella fase cruciale della decarbonizzazione

di Antonio Portolano

«“I Colori dell’Energia” nasce per offrire al Paese un luogo di confronto chiaro, tecnico e partecipato sulla transizione energetica. La missione è valorizzare il ruolo della Puglia e di Brindisi come hub strategico e contribuire a costruire un futuro energetico sostenibile e indipendente» – afferma Gabriele Menotti Lippolis, presidente di Confindustria Brindisi e presidente de “I Colori dell’Energia”.

Un evento in un momento cruciale per Brindisi e per l’Italia

Dal 9 al 13 ottobre 2025, la Marina di Brindisi ospiterà la prima edizione de “I Colori dell’Energia – Transition & Supply Chain”, in concomitanza con lo SNIM – Salone Nautico di Puglia.
L’evento arriva in un momento decisivo: Brindisi, da anni polo energetico nazionale, vive oggi la fase delicata della decarbonizzazione, con la progressiva dismissione della centrale termoelettrica Enel di Cerano, uno dei più grandi impianti a carbone d’Europa.

La città, che produce oltre il 10% dell’energia nazionale, si trova davanti a una sfida storica: garantire continuità industriale ed economica senza perdere il suo ruolo strategico, anzi rafforzandolo attraverso l’innovazione. In questo contesto, “I Colori dell’Energia” vuole trasformare Brindisi in capitale italiana del dibattito su energia, innovazione e sostenibilità.

Una visione plurale: tanti colori per un’unica transizione

Il titolo scelto per l’iniziativa racchiude un messaggio chiaro: non esiste un’unica via alla transizione. Le esperienze degli ultimi anni hanno dimostrato che affidarsi a una sola fonte comporta rischi troppo elevati.
Da qui nasce la necessità di un mix energetico diversificato, fatto di rinnovabili, gas, nucleare, idrogeno, digitalizzazione, intelligenza artificiale e nuove competenze. Ogni fonte e ogni tecnologia rappresentano un “colore” indispensabile a comporre il quadro della sicurezza energetica e dell’autonomia del Paese.

La costruzione partecipata: il Tavolo Territoriale

La preparazione dell’evento è stata scandita da momenti di confronto con il territorio. Il Tavolo Territoriale, ospitato in Prefettura dal prefetto Luigi Carnevale, ha visto la partecipazione di istituzioni locali, sindacati, imprese, università, associazioni di categoria, enti culturali e di ricerca.
Un’occasione di ascolto e di dialogo per raccogliere proposte e priorità da tradurre nell’agenda definitiva della manifestazione.

Al centro del dibattito: il mix energetico e l’autonomia nazionale, la competitività delle imprese con un focus particolare sulle PMI della filiera, il ruolo delle nuove competenze e dei giovani talenti come leva di sviluppo, la sostenibilità integrata che tenga insieme dimensioni economiche, sociali, ambientali e culturali, oltre al contributo di intelligenza artificiale e data center come nuove frontiere tecnologiche.

Una piattaforma nazionale di eccellenza

“I Colori dell’Energia” è promosso da DITNE, Regione Puglia, con il sostegno di Confindustria nazionale.
La manifestazione si candida a diventare una piattaforma nazionale di eccellenza, capace di unire istituzioni, grandi player industriali, PMI, università, enti di ricerca e mondo della formazione.

L’apertura ufficiale, giovedì 9 ottobre, vedrà la presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a conferma della centralità dell’iniziativa nelle politiche industriali ed energetiche nazionali.

Al centro ci sono tre obiettivi: promuovere la consapevolezza e l’educazione ambientale, orientare politiche e investimenti verso un quadro normativo favorevole allo sviluppo delle filiere energetiche, facilitare incontri B2B tra multinazionali e PMI per rafforzare la supply chain e attrarre nuovi investimenti.

Un’attenzione particolare sarà rivolta ai giovani e al rientro dei talenti formati all’estero, con l’obiettivo di costruire professionalità innovative capaci di guidare la trasformazione.

Il programma degli eventi

Il calendario prevede sei panel tematici ospitati presso la Sala Meeting della Marina di Brindisi.

  • Giovedì 9 ottobre – Ore 15:00
    “I Colori dell’Energia nel mondo che cambia” (cerimonia inaugurale).
  • Giovedì 9 ottobre – Ore 16:00
    “Rinnovabili e sicurezza energetica: finalmente insieme”.
  • Venerdì 10 ottobre – Ore 11:00
    “Cere e territori: strumenti e strategie della Regione Puglia per lo sviluppo dell’autoproduzione diffusa”.
  • Venerdì 10 ottobre – Ore 16:00
    “Il mare e il vento: prospettive dell’eolico off-shore”.
  • Sabato 11 ottobre – Ore 11:00
    “Idrogeno: dalla bolla mediatica a protagonista del mix energetico del Paese e dell’Europa”.
  • Lunedì 13 ottobre – Ore 11:00
    “Supply chain e nuove competenze per energy industries: opportunità per il sistema PMI”.
  • Lunedì 13 ottobre – Ore 15:00
    “Il ruolo del nucleare per la sostenibilità e la sicurezza energetica: la sfida di domani… o di oggi?”.

Le dichiarazioni

Gabriele Menotti Lippolis – presidente di Confindustria Brindisi e presidente de “I Colori dell’Energia”

«“I Colori dell’Energia” è un evento organizzato con il sostegno delle principali istituzioni e con il patrocinio del Comune e della Provincia di Brindisi, delle università pugliesi, di Unioncamere, del Ministero dell’Ambiente e di molti altri enti. È un modo per continuare a essere un hub energetico importante del Paese e per rivendicare il ruolo della Puglia come territorio strategico, ma soprattutto per confrontarci su temi cruciali. L’energia per noi significa mix energetico in questa fase di transizione, autonomia e indipendenza del Paese. Significa anche avere il coraggio di affrontare senza timori i temi di gas e nucleare. Avremo panel dedicati, con la partecipazione di scienziati, professori universitari e istituzioni, oltre a un comitato scientifico e a un comitato d’onore di alto profilo», afferma Gabriele Menotti Lippolis presidente di Confindustria Brindisi e presidente de “I Colori dell’Energia”.

«Il lancio ufficiale – aggiunge Menotti Lippolis – avverrà insieme alla Regione Puglia durante un evento dedicato all’idrogeno. È significativo perché la Regione è stata la prima, già nel 2019, a intervenire su questo tema. Noi, insieme a DITNE e Confindustria, siamo stati i primi a parlarne con decisione. La sostenibilità economica non è ancora raggiunta, ma ricerca e investimenti proseguono. Sul territorio ci sono progetti rilevanti finanziati dal PCEI: la Puglia Green Hydrogen Valley, Edison, il progetto SNAM con l’idrogenodotto e l’Energia Salentina. Sono investimenti che vanno portati a casa, anche se spesso restiamo bloccati dalla burocrazia. Nel comitato scientifico avremo figure di rilievo: il professor De Risi, Stefano Ciafani presidente di Legambiente nazionale, il professor Giuseppe Zollino dell’Università di Padova, esperto di nucleare, Federico Boschi del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ferruccio De Bortoli, Aurelio Regina delegato di Confindustria, Giorgio Graditi direttore di ENEA, il professor Domenico Laforgia presidente di AQP e Francesco Corvace della Regione Puglia e tanti altri ancora».

Arturo De Risi – presidente del DITNE

«“I Colori dell’Energia” – spiega Arturo De Risi presidente del DITNE – rappresenta l’idea che oggi il percorso per l’indipendenza energetica non sia ancora definito. Ritengo che la direzione debba andare verso un mix con un ruolo importante per le rinnovabili, ma queste da sole non bastano a garantire l’indipendenza energetica del Paese. Abbiamo compreso che affidarsi a un’unica fonte è troppo rischioso: per questo il nostro mix deve avere più componenti, tanti “colori”, da cui prende nome l’iniziativa. La Puglia produce oltre il 10% dell’energia nazionale: è dunque il luogo ideale da cui far partire questa iniziativa. Credo sia il modo giusto per affrontare il problema, in un confronto tecnico, aperto e chiaro».

On. Mauro D’Attis – Deputato

«Si è aperto il dibattito sul rinvio del phase-out dal carbone: questo crea l’opportunità di un confronto tra tutti gli attori del settore. La transizione – spiega l’onorevole Mauro D’Attis – è una fase delicata e di passaggio: non smetterò mai di sottolinearlo. Brindisi e Civitavecchia, grazie a una norma introdotta insieme al collega Alessandro Battilocchio, hanno anticipato i problemi derivanti dalla transizione, ponendo al centro il tema di cosa debba sostituire le centrali a carbone. La chiusura del carbone viene spostata per ragioni di sicurezza energetica nazionale. Resta il problema delle ricadute industriali ed economiche, comprese quelle portuali, perché i porti vivono anche in funzione del retroporto. Su questo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta lavorando per garantire prospettive concrete».

Brindisi laboratorio dell’energia italiana

Brindisi si prepara dunque a diventare il centro del dibattito energetico nazionale. Con “I Colori dell’Energia” il territorio pugliese rivendica il proprio ruolo di hub strategico e apre un confronto senza pregiudizi su rinnovabili, idrogeno, gas, nucleare, supply chain e nuove competenze.
Il legame con la logistica e il porto resta decisivo: lo scalo brindisino, storicamente retroporto energetico, dovrà evolvere per accompagnare i nuovi investimenti della transizione.
Un percorso che parte dal dialogo territoriale e che mira a influenzare le politiche nazionali, a rafforzare il tessuto industriale e a costruire nuove opportunità per le imprese e per i giovani.