La Serva Padrona arriva a Brindisi con Peppe Barra

L'attore Peppe Barra

Al Castello Svevo il Barocco Festival Leonardo Leo presenta La Serva Padrona di Pergolesi con Peppe Barra e La Confraternita de’ Musici

di Antonio Portolano

BRINDISI – Un capolavoro che ha cambiato la storia della musica arriverà a Brindisi. Domani, 26 agosto, alle ore 21, il Castello Svevo di Brindisi ospiterà «Come diventare Regina? La Serva Padrona» di Giovan Battista Pergolesi, nell’ambito della XXVIII edizione del Barocco Festival Leonardo Leo.

Un intermezzo che ha fatto storia

Con due soli cantanti e un mimo, l’intermezzo buffo che nel 1733 conquistò Napoli e poi l’Europa racconta la vicenda di Serpina, la serva che con astuzia e determinazione riesce a sposare il suo padrone Uberto, ribaltando convenzioni e gerarchie sociali. Un’opera che, con leggerezza e ironia, ha segnato una svolta nella storia del teatro musicale.

Il protagonista: Peppe Barra

La serata vedrà la partecipazione straordinaria di Peppe Barra, tra i massimi esponenti del teatro italiano e della canzone napoletana. La sua voce e la sua intensità interpretativa daranno un colore unico allo spettacolo, unendo la vitalità del teatro contemporaneo con la Napoli settecentesca di Pergolesi. Barra diventerà così il ponte ideale tra tradizione popolare e modernità scenica.

Orchestra, cast e regia

L’esecuzione musicale sarà affidata all’orchestra barocca La Confraternita de’ Musici, diretta da Cosimo Prontera, da anni riconosciuta per il rigore filologico e la freschezza comunicativa delle sue interpretazioni.
I ruoli principali saranno interpretati dal soprano Damiana Mizzi (Serpina), dal baritono Giuseppe Naviglio (Uberto) e da Tommaso Nicolosi (Vespone, ruolo muto). La regia e i costumi saranno firmati da Gerardo Spinelli. L’organico strumentale – violini, viole, violoncelli, violone, tiorba e chitarra barocca – restituirà la leggerezza e il ritmo tipici della scrittura pergolesiana.

Un’opera rivoluzionaria

«La Serva Padrona» nacque come intermezzo all’opera seria «Il prigionier superbo», ma divenne presto un fenomeno autonomo, esportato in tutta Europa. La ripresa parigina del 1752 provocò la celebre Querelle des Bouffons, che divise filosofi e musicisti tra difensori della tradizione francese e sostenitori della nuova opera buffa italiana, con Jean-Jacques Rousseau tra i suoi ammiratori più convinti.
A tre secoli di distanza, la vicenda di Serpina conserva intatta la sua freschezza, unendo comicità e riflessione sociale in un equilibrio che continua a emozionare e far riflettere.

L’organizzazione del Festival

Il Festival, organizzato dalla Città di San Vito dei Normanni, dal Comune di Brindisi, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia, con il sostegno della Prefettura di Brindisi, celebra un appuntamento ormai atteso da pubblico e critica. La serata sarà condotta dal giornalista Antonio Celeste. Al termine, i presenti saranno invitati a una degustazione di vini offerta dalle cantine Otri del Salento e Vignuolo.
I biglietti, al costo simbolico di 3 euro, sono disponibili online sul circuito Vivaticket e la sera stessa presso il Castello (info: 347 060 4118).

Valore culturale dell’evento

Il Barocco Festival Leonardo Leo conferma ancora una volta la sua capacità di valorizzare capolavori immortali della musica barocca, unendo artisti di primo piano, rigore storico e apertura al grande pubblico. L’appuntamento di domani al Castello Svevo si annuncia come uno degli eventi culturali più significativi dell’estate pugliese.