Brindisi scelta dall’Ocse per un progetto europeo

Brindisi, le colonne romane simbolo della Città e i Vogatori Remuri

Unica città italiana coinvolta nell’iniziativa Ocse-Ce per valorizzare il ruolo delle città intermedie nello sviluppo regionale sostenibile

di Antonio Portolano

Brindisi protagonista in Europa. Brindisi è l’unica città italiana selezionata dall’Ocse per partecipare al progetto europeo «Sbloccare il potenziale delle città intermedie per lo sviluppo regionale». Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Ocse insieme alla Commissione Europea per analizzare, sostenere e rilanciare il ruolo delle città medie nello sviluppo dei territori.

Un riconoscimento importante per Brindisi

L’Ocse ha scelto Brindisi tra tutte le città italiane dopo un anno di studi. La decisione, suggerita dalla Commissione Europea, punta a valorizzare una realtà del Mezzogiorno che ha già avviato politiche urbane e infrastrutturali innovative. Il sindaco Giuseppe Marchionna ha commentato con orgoglio: «Sappiamo che l’Italia è stata selezionata come uno dei sei Paesi oggetto di analisi sul campo dopo un anno di ricerche desk su tutti i Paesi europei e che, su indicazione della Commissione Europea, il caso studio italiano sarà incentrato su una città del Mezzogiorno con Brindisi identificata come città di riferimento, non solo grazie alla posizione strategica e alle caratteristiche di urbanizzazione, ma anche per la sua inclusione in politiche rilevanti».

E ha aggiunto: «Non credo di sbagliare se identifico quelle indicazioni Ocse nel fatto che Brindisi ha un ruolo fondamentale nel sistema integrato trasportistico dell’area vasta del Salento; se passa dall’essere laboratorio in Italia per la gestione della transizione energetica e per le compensazioni territoriali e se gioca un ruolo importante sui temi della rigenerazione urbana e della riqualificazione delle infrastrutture materiali e immateriali con il suo essere punto terminale della Via Appia Regina Viarum bene Unesco e ha tradotto questa progettualità nel dossier “Navigare il futuro”».

Cosa prevede il progetto Ocse

L’iniziativa «Sbloccare il potenziale delle città intermedie» non porta finanziamenti diretti, ma offre a Brindisi vantaggi concreti. Il progetto analizza politiche locali e propone raccomandazioni strategiche per lo sviluppo urbano. Il documento finale sarà un Policy Paper di circa 30 pagine. Questo conterrà un’analisi delle azioni urbane della città e suggerirà soluzioni per migliorare la rigenerazione, l’ambiente, la coesione sociale e la governance. Brindisi sarà presentata il 10 giugno a Parigi in un seminario Ocse-Ce. Poi, il 1 e 2 luglio ospiterà una missione conoscitiva dei tecnici Ocse.

I vantaggi per Brindisi

Anche senza finanziamenti diretti, Brindisi potrà accedere più facilmente a fondi europei grazie a questa vetrina internazionale. Il progetto aumenta la visibilità della città e la rende più competitiva nei bandi. Brindisi potrà inoltre allinearsi meglio alle politiche europee e contare su raccomandazioni concrete che migliorano i progetti in corso. Il progetto rafforza la pianificazione strategica e promuove nuove opportunità di sviluppo sostenibile, digitale e inclusivo.

Una rete europea per crescere insieme

Essere parte del progetto Ocse significa anche entrare in una rete di città europee che condividono soluzioni, sfide e idee. Questo scambio può ispirare modelli innovativi e dare forza alle strategie locali. Il sindaco Marchionna ha concluso: «Ribadisco il concetto che l’inserimento di Brindisi in una progettualità così ragguardevole è già di per sé motivo di orgoglio. Ma questo evidentemente non è sufficiente. È decisamente più importante la circostanza di essere esaminati come modello e di ricevere ulteriori ed autorevoli raccomandazioni strategiche, che validano quanto già fatto o propongono soluzioni e modifiche ai percorsi già in essere, in un’ottica di rete sovrannazionale che resta particolarmente valida per portare a soluzione questioni importanti per lo sviluppo socio-economico delle comunità».

Una città intermedia al centro dell’Europa

Brindisi dimostra che le città di medie dimensioni possono guidare il cambiamento. Con visione, pianificazione e reti europee, anche una città del Sud può diventare modello di innovazione e crescita per l’Europa intera.